Rivolta contro i rifiuti tossici
«Invaderemo la Regione con le osservazioni contrarie dei cittadini»
MARGHERA.
«Dobbiamo raccogliere una valanga di osservazioni e di firme da mandare in Regione entro il 20 ottobre per pretendere lo stop del progetto per lo smaltimento di 125.000 tonnellate all’anno di rifiuti tossici e pericolosi, provenienti da tutta Italia, a Porto Marghera». Il consigliere regionale dei Verdi, Gianfranco Bettin, ieri pomeriggio dalla sala consiliare del Municipio - alla presenza di cinquanta persone - ha lanciato la campagna contro il megaprogetto che vede uniti insieme la Regione attraverso la Sifa, Spm e la Ste di Gavioli. Bettin, l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Ezio Da Villa, e il presidente della Municipalità, Renato Panciera, hanno illustrato le loro posizioni contro il progetto che attualmente è sul tavolo della commissione di Via (Valutazione di impatto ambientale) della Regione.
«Faremo il giorno delle osservazioni - ha detto Bettin - in cui tutti i cittadini che sono d’accordo potranno fare osservazioni messe a punto da alcuni tecnici, così basterà firmarle». «Metteremo a disposizione una sala del Municipio - ha aggiunto Panciera - dove la gente potrà venire a firmare le osservazioni, già predisposte». Per Franco Rigosi dell’associazione Bortolozzo «è necessario fare anche una petizione con tante firme, affinché ci sia una forte pressione politica a fianco di quella delle osservazioni che per forza dovranno avere un profilo tecnico».
«Domani alle 20.30 in Municipio - ha detto Roberto Trevisan dell’assemblea permanente contro il rischio chimico - si terrà la prima riunione aperta a tutti i cittadini che intendono partecipare all’organizzazione della resistenza contro questo assurdo progetto contro l’ambiente e la salute». Il progetto del megasmaltimento di rifiuti inquinanti ha già ricevuto il parere contrario della Municipalità e una presa di posizione negativa della giunta comunale che formalizzerà il proprio giudizio in una riunione che si terrà venerdì, secondo quanto ha spiegato il consigliere comunale dei Verdi Beppe Caccia: «Il progetto passerà sul tavolo delle commissioni e si spera che il 19 ottobre il Consiglio comunale possa dare il suo parere contrario a questo progetto assurdo».
Da Villa ha ribadito che è necessario «contrastare con tutte le nostre forze un’idea sbagliata e antica di Porto Marghera che, se passasse, ci porterebbe indietro di decenni. Il nuovo Prg prevede che non possano più essere aperte in zona industriale attività inquinanti e che prevedano lo smaltimento di rifiuti non prodotti in Comune. Queste norme però non potrebbero bastare, perché il piano regionale, se passerà, avrà valore di variante urbanistica in grado di modificare il piano regolatore». Bettin ha mostrato un documento di Sifa e Spm, in cui le parti si impegnano a «non divulgare informazioni connesse al progetto». «Un patto di riservatezza - ha detto Bettin - che ricorda quello delle multinazionali della chimica che intendevano occultare la nocività del cvm».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video