Regata storica, D'Este ricorre contro i Vignotto

Certo anche il ricorso di Gianni Valentini e Tiberio Sabbadin, finiti in acqua dopo essere stati urtati dal bianco degli esordienti Angelin e Barzaghi. I ricorsi non potranno però influire sulla classifica finale
VENEZIA.
Quattro richiami e alla fine la squalifica. Il trionfo dei Vignotto e la rabbia di D’Este e Tezzat. Un’altra Regata Storica che perde per la strada un protagonista. Delusione fra i tifosi di SuperD’Este, un ricorso pronto da Ivo Tezzat. «Penso che ci sia un complotto», dice senza mezzi termini, «com’è possibile che i richiami li hanno dati solo a noi? Sotto il ponte di Rialto ci sono venuti in barca, in Bacino non mi lasciavano l’acqua, ci spingevano verso la Salute. Ma la giuria ha richiamato solo noi. Se non cambiano questi giudici, io non vogo più».


E’ stata la regata dei «Veleni». In tutti i sensi. Per la decima bandiera rossa conquistata dai due cugini di Sant’Erasmo Rudi e Igor Vignotto, detti «Veleno». E anche per le polemiche riesplose il giorno dopo. Il primo giudice della gara dei gondolini, Gianni Tonini, allarga le braccia. «Il regolamento parla chiaro, non c’era altro da fare. Il celeste ha avuto un richiamo in bacino San Marco, uno prima del ponte di Rialto. Poi a San Marcuola, infine prima del giro del paleto per aver toccato la poppa del rosso di Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin. La squalifica era obbligatoria». Un peccato, perché fermato D’Este la gara ha perso uno dei due equipaggi favoriti. «Li avremmo raggiunti, non c’era storia», scommette Tezzat. Ma la controprova non c’è. E i Vignotto hanno avuto facile ragione di Bertoldini e Vianello.


Oggi si chiudono i termini per la presentazione dei ricorsi. Sicuro quello di D’este e Tezzat, come quello del marron di Gianni Valentini e Tiberio Sabbadin, finiti in acqua dopo essere stati urtati dal bianco degli esordienti Angelin e Barzaghi. Ricorsi che però con il nuovo regolamento non potranno in alcun modo influire sulla classifica finale, già confermata dai giudici di gara. La commissione di disciplina - composta da Giulio Gidoni, Alvise Bragadin e Cesare Peris - potrà soltanto prendere eventuali provvedimenti contro i giudici se riterrà il ricorso fondato. In base all’esito di questo ricorso, annuncia Tezzat, «decideremo se continuare a vogare». Un ritorno già annunciato lo scorso anno, e poi ritirato su pressione dei tifosi e degli sponsor.


Intanto i Vignotto si godono la festa. Decima bandiera rossa, solo quattro in meno del record storico ancora in mano ai «re del remo» Sergio Tagliapietra «Ciaci», Albino Dei Rossi «Strigheta» e Bepi Fongher. festa grande a Sant’Erasmo. Atmosfera amichevole anche al pranzo dei bandierati. Felice Franco Dei Rossi «Strigheta», 56 anni e ancora una bandiera per lui, che ne ha fatte più di trenta. Felice anche Luisella Schiavon, moglie di Rudi, che ha festeggiato in famiglia la sua terza bandiera rossa nelle mascarete donne. La regata 2010 va in archivio. L’Ufficio regate dell’assessorato al Turismo Ferruccio Kleut, Roberto Busato e Maurizio Crosara), dopo aver garantito il perfetto funzionamento delle gare sta preparando adesso le eliminatorie per la regata di Burano su gondole.

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