Redentore, in centomila per i fuochi d'artificio

Migliaia di barche in Bacino, tavolate sulle rive e folla sul Ponte Votivo. Poi lo spettacolo
Alla fine il grande giorno è arrivato: la notte più attesa dai veneziani ha visto in Bacino San Marco migliaia di persone sulle imbarcazioni vestite a festa. Ma c’è stato spazio anche per la contestazione, con il ministro Claudio Scajola fatto bersaglio di slogan e battute. Il ministro, in visita privata, si apprestava ad entrare nel museo Vedova, ai Magazzini del Sale, quando è stato riconosciuto e avvicinato dai no global che si trovavano nei vicini locali autogestiti.


Il ministro, contestato in particolare come ex responsabile del Viminale all’epoca del G8 di Genova, ha tentato brevemente di replicare. Poi, protetto dalla scorta, ha proseguito nella visita al museo. Infine si è allontanato, prendendo un’uscita laterale. La Digos ha identificato i contestatori.


In città, comunque, si sono visti anche altri politici nazionali, come i ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli (nella barca organizzata come ogni anni dalla Lega Nord).


Ma la festa dei veneziani ieri sera è iniziata alla grande, con migliaia di persone sulle barche e altrettante in Piazza San Marco (complessivamente si stimano circa centomila persone). La festa del Redentore si era aperta ufficialmente alle 19 con l’inaugurazione del Ponte Votivo. Il patriarca Angelo Scola e il sindaco Massimo Cacciari hanno lanciato un forte appello alla solidarietà in questo monmento di dura crisi economica. Questa mattina la messa e poi le regate che si svolgeranno a partire dalle 16.30 nel canale della Giudecca.


Molte le feste in città, i rave party in spiaggia, almeno quelli di grosse dimensioni pare siano stati scongiurati. Serate di gala sulle terrazze dei grandi alberghi con menù da centinaia di euro, dal Danieli, all’Europa, dal Luna Baglioni all’Europa e Regina. Ma è stata quella popolare la vera festa con le immancabili lunghissime tavolate che partivano dalla Palanca fino ad arrivare alle Zitelle alla Giudecca, un ritorno a vivere la strada.


Le tavolate non sono mancate lungo la riva dei Sette Martiri fino ad arrivare alla popolare Sant’Elena dove numerosi giovani e abitanti hanno preparato già dalle sette di sera le tavolate in attesa delle 23.30, ora di inizio dei fuochi. Non sono mancate a Venezia le imbarcazioni dei pescatori provenienti da Chioggia, dove il pesce è stato ovviamente il piatto forte. Tutti in attesa delle 23.30 quando, scoccata l’ora x, sono stati esplosi per la gioia di tutti ben 7.500 kg di materiale pirotecnico.


In molti erano preoccupati per il tempo ma fortunatamente un Redentore sotto la pioggia è stato scongiurato e la festa alla fine ha raccolto gli applausi di tutti.

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