Redditi a San Donà, il notaio De Mezzo è il più ricco

Notai, avvocati, assicuratori e commercialisti. Sono i professionisti i più «ricchi» di San Donà, a seguire alcuni noti imprenditori della zona. Poche le sorprese nella graduatoria «top cento», bene o male chi ha una certa disponibilità economica si conosce e si vede in città. Si parte dall’Olimpo dei benestanti che vede protagonisti neanche a dirlo i notai. Il più ricco della città è ancora una volta, dopo gli anni d’oro dell’imprenditore per eccellenza, Flavio Mucelli, il notaio
Pietro Maria De Mezzo
che nel 2006 (redditi del 2005) ha dichiarato 1.254.706 euro.

Lo segue
Luigi Pietro Draghi
, assicuratore e docente universitario 1.004.733. Poi di nuovo una sequenza di notai, da
Angelo Sergio Vianello
con 939.352, quindi
Valeria Terracina
con 845.767 e
Luigi Loverre con 437.636 euro. Antonio Billotto
apre la strada agli imprenditori con 394.700 euro, seguito da
Romano Riccardi a 336.315 euro
. Tra gli altri «ricchi» di San Donà spunta un altro assicuratore,
Gianfranco Galesso
, che arriva a 333.855, poi l’imprenditore prestato alla politica
Antonio Spinazzè
, che grazie alla lista Zaccariotto ha varcato la porta del Consiglio comunale, il quale ha dichiarato 307.977.


Da non trascurare gli avvocati.
Riccardo Mazzon
batte Luca Pavanetto: 235.225 contro 141.154. Altri noti principi del foro sono comunque tra i 100 più ricchi della città, e non è un caso visto che gli studi legali sono cresciuti come funghi in questi ultimi 10 anni. Prima lavoravano e guadagnavano solo i «vecchi» avvocati legati a Venezia, oggi si fanno largo i 40enni ed i rampanti che sgomitano per aprire studi e conquistare clienti.


Ci sono dunque le famiglie storiche che compaiono nella lista dei facoltosi sandonatesi. Si va dai commercialisti della famiglia
Striuli
, alle vinicole dei
Botter
, i
Pagotto
, tutti avvocati, i
Pavan
costruttori. Poi qualche nome di professionista e ingegnere, figli che hanno sostituito i padri nelle classifiche.


L’imprenditore, anche lui noto per le molteplici attività,
Walter Granzotto
è a 155.444. C’è anche il chirurgo plastico
Pierandrea Cicogna
che si attesta a 154.488 euro, mentre il chirurgo della casa di cura
Paolo Madeyski
denuncia 144.488. Il dentista
Giovanni Rossi
ha denunciato 139.426 euro.


La lista inizialmente visibile in rete è stata bloccata quasi subito dal garante della privacy (a pagina 21 pubblichiamo gli estremi del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate). Ma qualcuno è riuscito a scaricare i dati o ritrovato in rete i nomi con particolari programmi. E così in questi giorni circolano in rete scambi di mail bollenti e cd masterizzati con i nomi di tutta San Donà. E se ne vedono delle belle al di là dei ricchi che più o meno sono noti. A fare scalpore sono altre dichiarazioni dei redditi di alcune categorie che hanno denunciato redditi molto bassi nel 2005.
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