Quotidiani di sinistra vietati: è polemica

Musile: Il sindaco ha fatto togliere dalla biblioteca Repubblica e Manifesto Insorge Rc e il presidente dell’Aib scrive: «Una decisione discutibile»
MUSILE
. Sparisce il quotidiano «la Repubblica» dalla Biblioteca di Musile, insorge Rifondazione comunista. Ma il sindaco leghista di Musile Gianluca Forcolin non esita a replicare: «Vogliamo solo giornali imparziali».


La decisione ha scatenato la reazione sdegnata del circolo «Che Guevara» di Rifondazione comunista che già aveva denunciato la scomparsa del «Manifesto» e di «Micromega» quali giornali di sinistra nella Biblioteca di San Donà, senza che però si alzassero altre voci di protesta nell’opposizione.


Le due emeroteche alla destra e alla sinistra del Piave sono state dunque impoverite dal punto di vista della presenza dei quotidiani, di sinistra e centrosinistra, ma quello che stupisce di più è senz’altro la decisione assunta a Musile che ha cancellato addirittura un quotidiano come «la Repubblica», da sempre nella biblioteca musilense.


Ora il presidente dell’Aib, associazione italiana delle biblioteche, Mauro Guerrini, ha scritto al sindaco di Musile, in contrasto con le sue decisioni che considera «tendenti a eliminare le pubblicazioni ritenute politicizzate». «Le sue disposizioni - ha scritto Guerrini al sindaco e onorevole Forcolin - sembrano mettere in luce la sfiducia che la sua amministrazione nutre nei confronti dei concittadini, che evidentemente non sono ritenuti in grado di formarsi un giudizio critico e che quindi devono essere messi sotto tutela, al riparo dall’informazione di parte o politicizzata, un concetto peraltro assai discutibile in sé».


Il sindaco di Musile non retrocede e conferma la sua decisione. «E’ vero - ammette Forcolin - è anche una ragione politica. Per non metterci a livello dell’amministrazione precedente, di centrosinistra guidata dal sindaco Valter Menazza, abbiamo deciso di privilegiare i giornali locali, di tenere un solo quotidiano nazionale, il Corriere, uno economico e uno sportivo. E poiché non avevamo la possibilità di aggiungere quotidiani come il Giornale o la Padania, abbiamo tolto quelli collegati ad associazioni o orientati politicamente e quindi il Manifesto, dichiaratamente comunista e Repubblica che è comunque orientata a sinistra».

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