Quadrante di Tessera, sì del Consiglio a stadio e Casinò

Via libera nel segno dei Giochi 2020
Prove tecniche di Olimpiadi. E di «grande coalizione» tra Pd e Pdl. Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera la delibera sul Quadrante di Tessera. Un milione di metri cubi di nuovi edifici, stadio, casinò. Ma anche alberghi, uffici e terminal. E l’ipotesi terza pista. E’ stata proprio questa possibilità, inserita come variante dalla giunta regionale («Occorre mantenere una fascia inedificata a nord dell’area aeroportuale, in modo da non compromettere la possibilità di un ulteriore futuro sviluppo della stessa») a provocare il voto negativo di Beppe Caccia (Verdi). Che ha proposto con un emendamento di vincolare a verde l’area della possibile terza pista. Inutile la richiesta esplicita del sindaco Cacciari di ritiralo.


«La Regione mi ha pregato di non modificare il testo», ha detto in aula il sindaco, «per garantire la rapidità di approvazione dell’iter. Rapidità resa ancora più necessaria dalla prospettiva di straordinario rilievo per la candidatura olimpica». Un «no» è arrivato anche da Rifondazione e dalla Lega. «Non è ragionevole che si regalino a pochi privati milioni di euro», ha detto il capogruppo Alberto Mazzonetto, «e che non si tenga conto dell’impatto complessivo realizzando una pianificazione urbanistica ad opera di privati». Italia dei Valori ha annunciato la sua astensione, mentre il presidente del Consiglio comunale Renato Boraso (Pdl) è uscito dall’aula per protesta. «Non sono d’accordo» con quel tipo di sviluppo», ha detto. Favorevole invece il Pdl. «Il progetto risale a tanti anni fa, la Variante l’ha fatta la Regione», dice Michele Zuin. Qualche dubbio ma alla fine voto favorevole dal gruppo del Pd.


Adesso la delibera, approvata dalla giunta soltanto dieci giorni fa, comincia in tempo di record il suo iter amministrativo. Entro sessanta giorni dovranno essere presentate le osservazioni di privati e delle associazioni interessate, poi il provvedimento sarà approvato definitivamente dal Consiglio comunale. La fretta è dettata dal fatto che il sindaco Cacciari ha fatto del Quadrante di Tessera uno dei suoi «progetti forti», insieme al tram e al palazzo del Cinema del Lido.


Due anni fa la firma dell’accordo di programma tra lo stesso Cacciari, il governatore Giancarlo Galan e il presidente della Save Enrico Marchi. Un investimento consistente, che vale centinaia di milioni di euro e trasformerà radicalmente il waterfront sulla laguna dell’area nord di Tessera. Un progetto che la Regione vuole integrato con il tracciato della ferrovia Sfmr e con la sublagunare, altra grande opera contestata il cui iter è stato avviato di recente.

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