Qatargate, chiesta la revoca dell'immunità per Alessandra Moretti

L’eurodeputata vicentina potrebbe essere coinvolta con la collega dem Gualmini nell’indagine sul presunto scandalo di corruzione scoppiato a dicembre 2022: «Totale estraneità, abbiamo deciso di auto sospenderci dal gruppo dei Socialisti e democratici»

Alessandra Moretti
Alessandra Moretti

L’eurodeputata vicentina del Partito Democratico Alessandra Moretti potrebbe essere coinvolta nell’ambito dell’indagine Qatargate. Insieme a lei, anche la collega dem Elisabetta Gualmini, di Bologna. Una notizia a seguito della quale la procura federale belga avrebbe chiesto direttamente alla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, la revoca dell'immunità parlamentare per le due eurodeputate.

La richiesta è stata formalizzata all’ufficio di presidenza del Parlamento Europeo e sarà annunciata nel corso della sessione plenaria in programma il 10 marzo, per poi venire sottoposta alla commissione Affari giuridici. I nomi delle due eurodeputate erano comparsi già in un primo momento nel fascicolo dell'indagine sul presunto scandalo di corruzione, scoppiato il 9 dicembre del 2022.

Le decisione: «Ci auto sospendiamo»

«Al fine di sottolineare la totale estraneità ad ogni fatto corruttivo, abbiamo deciso di auto sospenderci dal gruppo al quale apparteniamo, i Socialisti e democratici (S&D), per essere pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria» affermano le due eurodeputate del Pd, Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti. «Ringraziamo la delegazione degli eurodeputati Pd per la solidarietà politica e umana pubblicamente espressa», aggiungono.

Solidarietà dalla delegazione dem

«Siamo convinti dell'assoluta estraneità di Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini ai fatti contestati dalla procura belga, che per proseguire le indagini sul Qatargate ha richiesto al Parlamento europeo di sospendere il regime di immunità» scrive la delegazione del Pd al Parlamento europeo, esprimendo solidarietà unanime nei confronti delle due dem. «Le conosciamo come persone di spiccata onestà e dedizione al loro lavoro nelle istituzioni ed esprimendogli la nostra solidarietà e vicinanza, apprezziamo la loro disponibilità a collaborare con la magistratura».

Proseguono: «Le ringraziamo per la loro decisione di autosospendersi dal gruppo per evitare ogni forma di strumentalizzazione rispetto a una procedura aperta da anni. Ci auguriamo che ora si proceda per accertare e fare piena chiarezza sui fatti contestati».

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