Proiettile d’avvertimento al neodirettore del Gral

Di Nora se l’è trovata sulla scrivania, recapitata in una busta
Una pallottola per il nuovo direttore del Gral Erminio Di Nora. Una pallottola «calibro 9» recapitata al direttore in una busta affrancata ma non timbrata. Sull’accaduto indagano gli agenti della Digos. Solidarietà a Di Nora da parte della presidenete della Provincia Francesca Zaccariotto.


La busta sulla scrivania del nuovo direttore del Gral è arrivata ieri mattina con la posta. La lettera aveva l’indirizzo scritto a computer e non aveva il timbro postale. E’ stata tolta da una cassetta interna accessibile dall’esterno. Aperta la busta il direttore ha trovato al suo interno il proiettile calibro 9 per 21. Immediatamente è stata chiamata la Digos. Gli investigatori hanno sequestrato busta e proiettile. All’interno nessun scritto per spiegare il motivo dell’avvertimento. Il dirigente della società che gestisce al livello provinciale le risorse ittiche ha spiegato agli investigatori di non aver mai ricevuto minacce da quando è stato nominato direttore.


Gli investigatori per prima cosa devono stablire come sia arrivata quella busta nella cassetta. Se portata dal postino oppure inserita da qualcuno entrato nella sede del Gral. Entrambe le ipotesi sono credibili. Infatti può capitare che una busta regolarmente affrancata e transitata attraverso i sistemi di smistamento delle poste non abbia i cosidetti timbri a secco. Come non va scartata la possibilità che qualcuno che ha accesso al Gral abbia infilato la busta nella cassetta.


In questo caso le indagini sarebbero facilitate visto che il responsabile potrebbe essere stato ripreso da un sistema di videosorveglianza che esiste in zona. Per ora gli inquirenti non hanno una pista certa da seguire. Anche se va detto che il riordino del settore pesca in corso a livello provinciale offre più di un elemento per trovare scontenti tra chi, soprattutto illegalmente, vive di questa attività. Scontenti che possono arrivare anche a questi avvertimenti, ma per ora non c’è nessun elemento per dire questo.


Chi invece è sicura che la pallottola sia l’effetto della riorganizzazione che non guarda in faccia nessuno è la presidenete della Provincia Francesca Zaccariotto.

«Si tratta della minaccia di qualche sconsiderato, che certo non si può definire pescatore, il quale con questo gesto rischia di gettare discredito sull’intera categoria», ha detto Francesca Zaccariotto.


«Da una parte siamo convinti che la nuova strada intrapresa dal Gral, per difendere prima di ogni altra cosa la salute pubblica e tutelare i lavoratori del mare, è quella giusta. Dall’altra parte, non ci lasceremo affatto intimidire. Il neodirettore», continua Zaccariotto, «ha svolto nei primi giorni del suo mandato un ottimo lavoro: a tutt’oggi ha già incontrato i rappresentanti del 90 per delle cooperative di pesca, ascoltandone le istanze e ottenendo pieno assenso alle sue iniziative. Dopo anni di trascuratezza, Di Nora sta lavorando per delineare regole certe, per garantire la trasparenza e la tracciabilità del prodotto e per ampliare le attività di pesca oltre le zone in concessione».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia