Espianto multiorgano con cento sanitari al lavoro per dare una nuova vita a 5 persone

L’operazione straordinaria all’ospedale dei Battuti. Parente (Usl 4): «Grande gesto di solidarietà e di squadra»

Rosario Padovano

 

Un donatore, cento operatori sanitari tra cui medici infermieri e trasportatori, cinque vite salvate. È il bilancio dell’intervento di espianto multiorgano messo a punto in questi giorni all’ospedale San Tommaso dei Battuti di Portogruaro.

Grazie al gesto di estrema solidarietà di una famiglia, è stata compiuta una donazione di organi e tessuti che ha coinvolto ben tre équipe mediche in sala operatoria.

La staffetta è poi proseguita attraverso una corsa contro il tempo per trasportare gli organi a destinazione, e tra questi, anche il cuore del donatore. In particolare, con le automediche gli organi sono stati trasportati verso centro e sud Italia. «Nonostante i progressi della scienza, alcune patologie non sono ancora curabili», spiega il direttore dell’unità di Anestesia e Rianimazione dell’Usl 4 Elena Momesso, «tuttavia quella che può sembrare una sconfitta può trasformarsi in una nuova speranza di vita grazie alla donazione di organi e tessuti».

La donazione ha previsto un lavoro straordinario dei professionisti dell’Usl 4 a cui si sono affiancate le equipe mediche provenienti da altre parti d’Italia.

«Un grande gesto di solidarietà, cui è seguito un grande lavoro di squadra», ha osservato la dottoressa Marcella Parente, responsabile del Coordinamento Ospedaliero Trapianti, «in ogni donazione di organi tutto deve compiersi senza alcun tipo di errore. In particolare, l’équipe che ha preso in consegna il cuore è arrivata qui con un volo aereo che poi ha nuovamente utilizzato per attraversare l’Italia in tempi adeguati al trapianto, salvando la vita di un’altra persona». Orgoglioso il direttore generale dell’Usl 4, Mauro Filippi.

«Ringrazio questa straordinaria famiglia che ha saputo trasformare il dolore di questi giorni per la perdita del loro caro in un grandissimo gesto di amore e di speranza», ha evidenziato.

La donazione di organi e tessuti rappresenta ancora l’unica opzione di cura e guarigione per alcune patologie e, nonostante siano in aumento coloro che esprimono il consenso alla donazione (lo si può fare al rinnovo della carta d’identità), il numero di persone in attesa di un trapianto resta sempre maggiore alla disponibilità di organi. Per questo motivo, come ricordano dalla stessa Usl 4, è sempre importante esprimere il consenso alla donazione.

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