Portogruaro: Bertoncello, la seconda è buona

L’ex sindaco confermato al primo turno. Tabaro bocciato dalla Lega
PORTOGRUARO.
Antonio Bertoncello è riconfermato sindaco di Portogruaro, vincendo al primo turno con il 50,58 contro il 45,44 del principale sfidante Angelo Tabaro. 7.707 voti per Bertoncello, 6.924 per Tabaro, i voti di scarto tra i due candidati sono 783. Per il centrodestra è una dura sconfitta, a sorprendere in negativo è il risultato della Lega, altamente al di sotto delle aspettative. Il Carroccio ha ottenuto rispetto alle regionali un terzo dei voti, meno preferenze anche per il Pdl.


Molti voti sono passati dal centrodestra a Bertoncello. Per il centrosinistra è una vittoria quasi inaspettata, al risultato positivo già al primo turno ci credevano in pochi.


I voti sono stati estremamente polarizzati, ai candidati minori sono rimaste solo le briciole. Graziano Padovese, della lista civica «Città del Lemene», ha raccolto 349 voti, il 2,29%, Andrea Buffon della Federazione della sinistra 180 voti, l’1.18%, Giorgio Bellinazzi della lista «Movimento per Portogruaro Indipendente» 78 voti, lo 0,51%.


Rispetto alla tornata precedente i cittadini hanno preferito dare il proprio voto ai candidati principali, evitando la dispersione che nelle elezioni del 2009 non aveva consentito a nessun schieramento di esprimere il sindaco.


Angelo Tabaro ha però ottenuto circa 500 voti in meno rispetto al 2009, che si sono spostati a Bertoncello. A dispetto dell’andamento generale del Veneto Orientale, Portogruaro rimane baluardo del centrosinistra.


Ieri mattina, nella sede del Pd, si respirava però aria di cautela. Addirittura all’inizio si puntava al ballotaggio. Con il passare del tempo però la percezione cambia, man mano che prosegue lo spoglio si è delineato un sempre più considerevole vantaggio di Bertoncello, e delle liste a lui collegate. I primi sorrisi spuntano quando nei seggi dove nel 2009 si era imposto Tabaro, il candidato del centrodestra si vede sfilare molti voti. «Si profila una lotta all’ultimo voto», commentano i militanti del centrosinistra. E’ da subito evidente l’emorraggia di voti della Lega Nord, rispetto alle regionali il Carroccio perde 2/3 dei voti. I risultati più confortanti cominciano ad arrivare dalle frazioni, storicamente del centrosinistra, ma che nel 2009 avevano dato ampio sostegno al centrodestra. Quest’anno invece l’appoggio a Bertoncello è chiaro. Nel primo pomeriggio il vantaggio del centrosinistra, sia di sindaco che di lista, si assesta intorno ai 5-6 punti percentuali. In termini assoluti vuol dire poco sopra il 50%, ovvero vittoria al primo turno, un risultato inaspettato che sembra materializzarsi.


Alle 14.20 la sede del Pd esplode nel primo applauso della giornata, quando arriva la notizia che Orsoni ha vinto le elezioni a Venezia. «Allora ce la faremo anche noi!», urlano i sostenitori di Bertoncello. Chi vuole già tirare fuori le bandiere viene però subito zittito. Paradossalmente, è proprio il candidato Tabaro a dare il via ai festeggiamenti del centrosinistra.

In sede viene letto un sms che il candidato del centrodestra ha mandato ai suoi sostenitori: «Le cose non sono andate come speravamo, grazie a tutti per l’impegno». E’ un’ammissione di sconfitta che fa esplodere di gioia la sede della campagna elettorale di Bertoncello. Dopo pochi minuti nella sede in borgo Sant’Agnese arriva il vincitore, Antonio Bertoncello, accolto da baci ed abbracci dei sostenitori.

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