Ponte di Calatrava, dagli strali al dépliant

La giunta regionale lo sceglie come opera pubblica simbolo. Per anni al centro di polemiche politiche tra enti, oggi appare in foto sull’opuscolo di palazzo Balbi
Per anni è stato uno dei terreni di scontro fra Regione e Comune. Opera inutile, sperpero di denaro pubblico e altro. Ma adesso evidentemente a palazzo Balbi hanno cambiato idea. Perché il ponte di Calatrava, finalmente ben visibile nella sua interezza, è diventato addirittura il simbolo utilizzato dalla giunta regionale per illustrare le opere pubbliche del «territorio, ambiente e infrastrutture». E’ stato distribuito ieri con i quotidiani veneziani un opuscolo a colori che illustra il bilancio sociale 2007 della Regione. «Veneto, terra di grandi risorse», il titolo. Introduzione del presidente Giancarlo Galan e dell’assessore al Bilancio Isi Coppola. Così, nella parte dedicata a «interventi e investimenti per un Veneto protagonista», accanto a cifre e foto di grandi opere regionali come il Pasante e il nuovo Ospedale di Mestre, ecco una foto a tutta pagina dell’arco rosso del ponte di Calatrava. «Esprimo particolare soddisfazione», commenta l’assessore ai Lavori pubblici del Comune Mara Rumiz (in foto con l’architetto Calatrava), non senza una punta di ironia, «per questa scelta, che documenta l’alta qualità artistica del ponte, oltre che la sua importanza riconosciuta nel sistema della mobilità urbana». «Sono lieta», continua l’assessore, «che la Regione abbia così voluto condividere l’importante risultato raggiunto dal Comune con questa nuova opera. Un così significativo riconoscimento contribuirà sicuramente a un più sereno giudizio sull’opera».


Un segno della modernità all’entrata di Venezia, l’aveva definito l’assessore. pesanti le critiche espresse in questi anni dal centrodestra e dalla Lega, con esposti, denunce e polemiche infinite. Oggi il ponte - che attende adesso il completamento dell’ovovia per i disabili - è percorso ogni giorno da almeno 15 mila persone. Segno evidente che ha modificato la viabilità della porta di Venezia, oltre che lo skyline di questa parte di città.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia