Piano choc: «Il Casinò di Venezia aperto soltanto il fine settimana»

La prospettiva legata al forte calo degli incassi durante la settimana. Nei giorni di chiusura della sede veneziana della casa da gioco buona parte del personale verrebbe dirottato a Ca' Noghera, potenziando la casa da gioco di terraferma
Il Casinò storico di Ca' Vendramin Calergi chiuso durante la settimana e aperto ai giocatori solo nel
week-end
, dal venerdì alla domenica. E' più di un'ipotesi: un progetto concreto a cui si sta lavorando, già illustrato anche ai sindacati e che sarò probabilmente ripreso in mano dal nuovo amministratore delegato Vittorio Ravà. Una prospettiva legata al forte calo degli incassi per i giochi tradizionali durante la settimana - tranne, appunto, nel week-end - risparmiando personale.


Nei giorni di chiusura della sede veneziana della casa da gioco, infatti, buona parte del personale verrebbe dirottato a Ca' Noghera, potenziando la casa da gioco di terraferma dove gli incassi vanno decisamente meglio grazie anche alle slot, con l'installazione da pochi giorni di una ulteriore novantina di "macchinette" di nuova generazione. Quelli che sono ormai venuti a mancare in laguna sono infatti i cosiddetti «grandi giocatori», che puntano molto ai tavoli verdi, ma che - complice anche la crisi economica - stanno un po' sparendo anche dalle altre case da gioco italiano come Campione e Saint-Vincent. Il problema è però trovare un'altra identità per Ca' Vendramin Calergi - tra i più bei palazzi veneziani del Cinquecento in senso assoluto - puntando probabilmente sull'ospitalità di eventi e convention, come si è già in parte iniziato a fare anche con la nuova società creata per catering e servizi e con l'organizzazione di mostre e eventi di tipo culturale.

Il prossimo, il 23 giugno, con l'incontro a Ca' Vendramin con il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D'Alema. L'attuale presidente della casa da gioco Mauro Pizzigati aveva fatto un tentativo di rilancio del gioco tradizionale a Ca' Vendramin, cercando di acquistare dalla Soprintendenza - auspice il Comune - il vicino Palazzo Marcello, per realizzare qui un hotel di lusso destinato proprio all'ospitalità dei grandi giocatori, per incentivare la loro venuta. Una trattativa poi"saltata" perché il Demanio aveva rifiutato di ricevere in permuta Ca' Corner della Regina - allora di proprietà comunale e ora ceduto come patrimonio alla nuova Fondazione Musei Civici - non volendo accollarsi i costi del restauro.

I sindacati del Casinò chiedono da tempo un rilancio di Ca' Vendramim Calergi e una nuova strategia per attirare i grandi giocatori, ma la nuova situazione che si sta determinando a livello economico, li rende sempre più rari e non in grado di "sostenere" gli incassi della casa da gioco veneziama. Per questo sulla riconversione di Ca' Vendramin Calergi e sulla sua trasformazione in casa da gioco del fine settimana, si comincia, sotto traccia, a discutere, in attesa di saoere come intenda muoversi la nuova dirigenza che sarà ormai insediata tra pochi giorni, con un Consiglio di amministrazione anch'esso rinnovato.

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