Piano anti-alluvione: 2,7 miliardi in dieci anni

L'assessore Conte: prima tappa la realizzazione di cinque casse d'espansione
Un’immagine della tavola rotonda a Padova
Un’immagine della tavola rotonda a Padova
PADOVA.
«Investimenti produttivi a rischio frane o allagamenti non se ne fanno, senza sicurezza territoriale non può esserci crescita economica».


Il direttore generale Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni), Anna Maria Martuccelli, racchiude il senso dell'iniziativa dell'Unione Veneta Bonifiche che, ieri a Padova, ha presentato le linee direttrici dei tre protocolli d'intesa, concordati con Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Veneto, Unione regionale province venete e Protezione Civile regionale durante la tavola rotonda dal titolo «Uniti per la sicurezza del territorio veneto», a cui hanno partecipato gli assessori regionali Maurizio Conte (ambiente) e Daniele Stival (protezione civile), Leonardo Muraro (Presidente di Urpv), Andrea Pellizzari (Anci Veneto), Roberto Tonellato (Unità progetto Protezione Civile Veneto) e Giuseppe Romano (presidente Uvb).


Il confronto ha confermato la necessità di migliorare il coordinamento fra enti operanti sul territorio, avviando il percorso per individuare una regia unica e condivisa. I Protocolli d'intesa, che saranno siglati entro breve e che discendono da analoghi strumenti sottoscritti a livello nazionale, prevedono cinque obbiettivi: una pianificazione coordinata per la difesa idraulica, lo sviluppo di una progettualità condivisa, una gestione coordinata delle emergenze, la condivisione delle informazioni, azioni comuni di formazione e comunicazione. «L'obiettivo è coordinarsi per un'efficace prevenzione non solo nel Veneto ma anche con scelte condivise con il Friuli - sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte - In dieci anni sono stati pianificati interventi per 2,7 miliardi di euro. Subito ne verranno spesi 150 milioni per la messa in sicurezza del sistema idraulico del territorio dopo l'alluvione e per la creazione di cinque casse di espansione».

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