Per il disastro aereo il risarcimento arriva dopo 15 anni

I resti dell’Antonov precipitato a Verona Era diretto a Bucarest
I resti dell’Antonov precipitato a Verona Era diretto a Bucarest
 
VENEZIA.
A circa 15 anni dal disastro aereo che il 13 dicembre 1995 a Verona causò la morte di 49 persone, e a otto dalla chiusura dei processi per disastro colposo con alcune condanne, il tribunale civile di Venezia ha emesso la sentenza.
 E finalmente è arrivato il risarcimento ai parenti delle vittime. Il giudice Mariagrazia Balletti ha stabilito che dovranno essere erogati in quota parte dal ministero dei Trasporti, dall'aeroporto Catullo di Verona e dalla compagnia aerea che aveva noleggiato l'Antonov. Nel corso di questi anni molte parti avevano ricevuto anticipi o avevano chiuso con una transazione. Per i parenti delle 8 vittime romene, però, il risarcimento sarà superiore ai 2 milioni di euro. Risarcimenti anche all'Inail.  L'aereo, diretto a Bucarest, era caduto in mezzo alla campagna pochi minuti dopo il decollo dallo scalo veronese. Furono 31 le vittime italiane, dieci gli stranieri e 8 i membri dell'equipaggio periti nel rogo. I veneti erano 13: Paolo Biasion, 49 anni, di Portogruaro; Antonio Cagnetta, 46 anni di Arcade; Franco Cammelli, 42 anni di Montebelluna; Edit Dalla Libera, 35 anni di Vittorio Veneto; Danilo Furlan, 49 anni di Montebelluna; Guido Galeotti, 44 anni di Treviso; Franco Mazzolin, 49 anni di Campodarsego; Stefania Modesti, 27 anni di Verona; Otildo Morello, 59 anni di Casale Scodosia; Franco Mortillaro, 46 anni di Bassano; Ottorinio Pandin, 52 anni di Fontaniva; Giuseppe Piona, 43 anni di Bussolengo; Giorgio Zago, 47 anni di Padova. Dopo la sentenza, la società di gestione dell'aeroporto «Catullo» ha confermato «la propria volontà di collaborare con la magistratura, come avvenuto fino ad ora», anche se «attende di leggere copia integrale della sentenza prima di rilasciare commenti. I rimborsi alle famiglie delle vittime saranno liquidati dalla società di assicurazione di riferimento per l'aeroporto in quel periodo, società che ha sempre assistito lo scalo nell'evolversi della vicenda».

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