Maestra su Onlyfans, accordo sull’uscita o sarà battaglia legale
Il caso dell’insegnante di una scuola dell’infanzia paritaria in provincia di Treviso scoperta ad avere un profilo su Onlyfans. Nel contratto però non ci sono specifiche riguardo l’utilizzo Internet. La parrocchia prende tempo: altri vertici in programma

Per una volta è la Chiesa a volere il divorzio. Pur cercando nelle pieghe dei contratti, con le interpretazioni dei giuslavoristi da una parte e dall’altra, la vicenda della maestra della scuola prima “scoperta” ad arrotondare con il proprio profilo Onlyfans è destinata a chiudersi con una separazione.
Ciò che c’è da capire è se il divorzio dalla scuola primaria in una frazione di un comune dell’hinterland trevigiano avverrà in tempi brevi, magari già la prossima settimana, o alla fine dell’anno scolastico, come prevede l’accordo firmato anzitempo tra l’educatrice scolastica e l’asilo parrocchiale.
Da una parte la rottura pare totale: un gruppo di mamme (solo un paio le più agguerrite) non ci sta proprio a sapere che i propri figli non hanno una maestra “tutta casa e chiesa”, e ne hanno chiesto l’immediato allontanamento.
Anche per la parrocchia non c’è molto altro da fare, non fosse altro perché sarebbe venuto meno il “patto” con una scuola a matrice cattolica, che non vuole permettersi una maestra su Onlyfans. Dall’altra proprio l’insegnante è forte di una (così viene descritta) ottima propensioni al ruolo, facendo crescere e imparare con pazienza e a more i bambini.
Nel contempo il paesino si è trasformato in un piccolo “Signore & signori”, e il pettegolezzo l’ha fatta da padrone. Le chat sono diventate bollenti, tra i colpevolisti – il numero sarebbe in minoranza – che ne chiedono l’allontanamento e quanti sostengono che la maestra, fuori dall’orario di lavoro e tra la proprie mura domestiche, può fare ciò che le pare, purché consentito dalla legge.
L’inghippo allo studio degli avvocati sta proprio qui. Da una parte e dall’altra (sia parrocchia che maestra hanno dato mandato ai rispettivi legali di seguire la vicenda) si sta cercando il cavillo giusto per portare le proprie ragioni dalla parte vincente della faccenda, se ce n’è una.
Lunedì altri incontri informali – ma l’accordo sembra lontano – prima di spegnere i riflettori sulla vicenda.
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