«Oggi sposi», ma solo grazie ai carabinieri
Assessore in ritardo a Mirano: «Non trovavo le carte». Poi fa lo sconto sull’affitto della villa comunale

MIRANO. Prassi vuole che alle nozze arrivi in ritardo la sposa, non il celebrante. E comunque di qualche minuto. A Mirano invece, domenica scorsa, un matrimonio civile nella splendida barchessa di villa Giustinian-Morosini è iniziato con un’ora ritardo a causa della mancanza del delegato del sindaco, l’assessore Luigi Corò. Era tutto intento a recuperare carte, registro e fascia tricolore, che qualcuno ha perso nei meandri delle sale comunali dopo l’ultimo rito civile. C’è voluto l’intervento dei carabinieri, chiamati dai parenti inviperiti della coppia di sposi, per sciogliere l’impasse e dare inizio alla cerimonia.
Il rito era in programma alle 11, in una barchessa decorata a festa con fiocchi e fiori d’arancio. Una cerimonia di grande effetto, in uno degli angoli da cartolina di Mirano. Un affitto pagato profumatamente, col Comune che qualche anno fa ha ritoccato al rialzo le tariffe. Ma in una cornice del genere, per un giorno così speciale, ce lo si può anche permettere. Il pasticcio, come in una commedia americana, era però in agguato. Ad unire in matrimonio la giovane coppia di sposi doveva essere il vulcanico assessore Luigi Corò, che grazie al suo seguito ha all’attivo decine di matrimoni. In villa, puntuali alle 11, c’erano tutti: parenti, amici, fotografo e naturalmente lo sposo. Non chi doveva celebrare. Così quando, con solo un quarto d’ora di ritardo, è arrivata anche la sposa, il rito non ha potuto avere inizio e ai convenuti non è rimasto che restare a guardarsi negli occhi in attesa che succedesse qualcosa. Altro che marcia nuziale.
I parenti non hanno gradito e hanno deciso di chiamare i carabinieri chiedendo dove fosse finito il celebrante. Di fronte all’incredibile telefonata ai militari non è rimasto che mettersi in contatto col vicesindaco Alberto Semenzato per chiedere cosa stesse succedendo. Semenzato ovviamente è caduto dalle nuvole. Inizia un vortice di telefonate a destra e a manca, alla ricerca di quel rappresentante che dovrebbe officiare la cerimonia. Non si trova, tanto che Semenzato decide di correre lui stesso in villa, per eventualmente celebrare lui le nozze. Corò però arriva poco dopo e spiega l’accaduto: era in giro per gli uffici a recuperare le carte necessarie per la cerimonia, perse chissà dove. Per Corò la colpa è di chi ha celebrato le nozze prima di lui: «Io ho sempre rimesso tutto a posto - afferma - chi non l’ha fatto dovrà dare spiegazioni». Per rimediare alla figuraccia al Comune non è rimasto che inviare una lettera ufficiale di scuse agli sposi e effettuare uno sconto sull’affitto della villa, che gli sposi pagheranno solo per metà. Almeno quello.
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