Noventa, le aperture festive straordinarie dell'outlet erano illegittime
Il Tar ha accolto il ricorso presentato da 5 commercianti, che potranno chiedere i danni

NOVENTA.
Le aperture festive straordinarie, concesse all’Outlet dal Comune di Noventa in deroga alle normative regionali, erano illegittime.
Lo ha stabilito il Tar che ha accolto il ricorso presentato da 5 commercianti di San Donà, Jesolo e Noventa, sostenuti dalla Confcommercio, contro le ordinanze del sindaco Nardese, che avevano autorizzato i negozi a tenere aperto il 2 e il 30 novembre 2008, nonché il 19 e il 26 luglio 2009.
E ora i negozianti ricorrenti, assistiti dall’avvocato Alberto Teso, potranno chiedere, in separato giudizio, il risarcimento dei danni. Intanto il Comune di Noventa è già stato condannato, insieme alla Bmg Noventa che gestisce l’Outlet, al pagamento di 5 mila euro di spese processuali. Nella sentenza il Tar spiega che le ordinanze devono ritenersi illegittime, in quanto nella normativa in vigore il riferimento al numero di otto domeniche di apertura in deroga «deve essere inteso come numero massimo, e non minimo». Né è rilevante che le aperture ci siano già state, perché «persiste l’interesse del ricorrente a non vedere adottati provvedimenti similari». Inoltre, aggiunge il Tar, «permane l’interesse dei ricorrenti all’ eventuale proposizione di un’azione di risarcimento per il danno subito». Esulta la Confcommercio: «Il Tar ci ha dato ragione, quelle domeniche erano di troppo.
Questa sentenza rafforza un concetto sacro: le regole devono essere rispettate da tutti - commenta il presidente di Confcommercio Veneto, Fernando Morando - Ma quel che più salta agli occhi è che per la prima volta si parla di un danno potenziale che i negozi di vicinato subirebbero di fronte a deroghe concesse con generosità ai colossi della grande distribuzione. Insomma, si contribuirebbe ad accrescere ulteriormente quello squilibrio che a nostro parere già esiste tra grande distribuzione e negozi di vicinato».
Sulla stessa linea la Confcommercio di San Donà-Jesolo: «Non discuto se le otto domeniche siano poche o tante - conclude il presidente Angelo Faloppa - ma le regole sono uguali per tutti. Ci fa piacere che il giudice abbia ristabilito il principio della concorrenza leale».
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