Nove nomi per il dopo-Cacciari

Presentate tutte le liste: nove candidati sindaco, venti liste e 800 in corsa per il Consiglio comunale. Si vota anche per la Regione e per i sindaci di Portogruaro, Dolo, Cavallino e Torre di Mosto
VENEZIA.
Nove candidati sindaco, venti liste per il Consiglio comunale. Si sono chiusi ieri a mezzogiorno i termini per la presentazione di liste e candidati per il rinnovo di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan. E il quadro per la competizione del 28 e 29 marzo è adesso chiaro. Quadro semplificato rispetto alle elezioni di cinque anni fa, quando le liste erano 24 e gli aspiranti sindaci 11. Ma c’era allora una divisione evidente, sia nel centrodestra (tre candidati, uno di Forza Italia, uno di An e uno della Lega) e due nel centrosinistra, con lo storico «strappo» fra Felice Casson, sostenuto da sinistra e rossoverdi e Massimo Cacciari (Margherita e Udeur). Oggi la situazione politica è completamente mutata. Forza e Italia e An si sono fusi nel Pdl, Margherita e Ds nel Pd.


La Lega ha ritrovato l’accordo di ferro con il Pdl, la sinistra e il centro corrono per la prima volta insieme sostenendo un unico candidato. Sarà dunque una sfida all’ultimo voto fra i due candidati maggiori, Giorgio Orsoni e Renato Brunetta, che puntano entrambi a vincere al primo turno, superando cioè di un voto il 50 per cento dei votanti. Giorgio Orsoni, 63 anni, avvocato cattolico e procuratore di San Marco, è sostenuto da sette liste. Il Partito democratico, Italia dei valori, l’Udc di Casini, il partito socialista, la lista civica «In Comune per Bettin», Rifondazione e comunisti italiani, la lista «Salvadori per Venezia e Mestre».


Sono sei le liste in campo a sostegno di Renato Brunetta, 60 anni, economista e ministro del governo Berlusconi candidato sindaco per il centrodestra. Sono il Pdl, la Lega, la «lista Brunetta», l’Adc di Pionati, i Pensionati, «Amici popolari» di Paolino D’Anna. Sette i candidati sindaci che corrono «da soli», appoggiati cioè soltanto dalla loro lista di riferimento. Ecco allora Alfredo Scibilia, 64 anni, candidato sindaco della «Grande città», lista civica nata in terraferma che si pone come «terzo polo», e contro i partiti.


E poi la lista degli «Ecologisti-radicali», che candida a sindaco Michele Boato, 63 anni, ambientalista storico, presidente dell’associazione Ecoistituto Alex Langer, che ha come capolista il radicale Michele Bortoluzzi. In corsa ci sono anche l’imprenditore Enrico Bressan con la sua lista «XFare». Sono riusciti a raccogliere le firme anche Alberto Gardin, editore veneziano con Indipendenza veneta. E il disegnatore Marco Gavagnin, 39 anni, in campo per il movimento «Cinque stelle» di Beppe Grillo. Il decano dei canaidati è l’avvocato rio d’Elia alla sua quarta campagna da sindaco con il suo movimento per l’Autonomia.


Infine, il «Partito comunista dei lavoratori» che candida a sindaco Enzo Tataranni. Oltre ottocento in corsa con le 20 liste, per conquistare uno dei 46 posti di consigliere comunale a Ca’ Loredan. Dopo 17 anni il centrodestra è deciso stavolta a conquistare la roccaforte che non governa più dal 1992, dai tempi della giunta Bergamo. Una sfida importante anche a livello nazionale, dove il centrodestra ha messo in campo uno dei suoi ministri più conosciuti. Nel giugno scorso la Lega aveva conquistato Ca’ Corner, andando a governare la Provincia dopo 15 anni. Un leghista, Luca Zaia, è anche il favorito per palazzo Balbi, dopo l’uscita di scena di Galan.


E adesso, per la prima volta, il centrodestra sente di potercela fare anche in laguna. I sondaggi Crespi danno in vantaggio Brunetta, Swg vede favorito Orsoni, con la coalizione di centrosinistra avanti di 3 punti e mezzo sul centrodestra. Un laboratorio unico in Italia, con l’Udc di Casini alleata con il Pd e con la sinistra di Rifondazione. La differenza la faranno gli incerti, nell’ultimo sondaggio erano quasi un quarto degli elettori. E a un eventuale ballottaggio, la scelta di campo dei sette candidati senza partito.

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