"Non svendiamo gli alberghi"
Camere a 4 stelle per 60-70 euro. Il direttore dell'Ava Claudio Scarpa invita la categoria a tenere "prezzi di dignità"
Sarà un Natale semivuoto - come da tradizione - e un Capodanno appeso all’ultimo minuto, con prenotazioni massimo due-tre giorni prima della notte di San Silvestro. Nè più nè meno di come andò l’anno scorso, quando il 26 dicembre gli alberghi si stavano preparando non molto allegramente a una fine dell’anno con mezze camere vuote e poi invece fu pienone, anche se quasi in saldi.
Per questo, alla vigilia delle feste di fine anno, il direttore dell’Associazione veneziana albergatori Claudio Scarpa invita la categoria a tenere «prezzi di dignità». «Sotto una certa soglia non si può e non si deve scendere perchè ne vanno di mezzo i servizi, il prestigio e l’intero mercato» dice Scarpa. L’allusione è a certe offerte «piccolissime» di questo periodo: camere di albergi a 4 stelle vendute fino a 60-70 euro. Certo, non durante il fine settimana. Certo, non all’Immacolata, Certo, non con la vista sul Canal Grande. Certo, con il bagno piccolo. Però tariffe così basse - come spiega ancora Scarpa - non fanno bene a nessuno.
«Se una camera a 4 stelle viene data a 60-70 euro, un due stelle cosa deve fare? Venderla a 20 euro? - continua il direttore dell’Ava - Sono prezzi davvero impossibili, i cui effetti negativi alla fine si riversano su tutti. Per questo chiedo a tutti i nostri associati di tenere prezzi dignitosi».
Oggi come oggi, a meno di due settimane da San Silvestro, i prezzi per la notte del 31 dicembre sono ancora sostenuti, in linea con il periodo dell’anno, che è appunta di altissima stagione. Ma le prenotazioni sono ancora poche, come del resto quelle per Natale anche se normalmente il 24 o 25 le gente lo passa o a casa in famiglia o in montagna.
Per Capodanno il discorso è più delicato. «Venezia attira sempre e San Silvestro resta una delle feste più affollato - continua Scarpa - ma sempre più spesso le prenotazioni arrivano all’ultimo momento». Un meccanismo perverso che oltre a mettere in difficoltà le aziende su rifornimenti e personale fa sì che gli albergatori abbassino i prezzi ora dopo ora, minuto dopo minuto, magari controllando cosa fa il vicino, pur di riempire le stanze.
Così, nelle scorse settimane, i prezzi sono scesi ai minimi storici, arrivando ai 60-70 euro per una camera in un hotel 4 stelle. Una «svendita» che soprattutto in certi periodi dell’anno, quelli in cui la città si riempie comunque (anche se magari all’ultima ora) danneggia l’immagine e i fatturati.
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