Mostra al Lido. Scatta l'emergenza sicurezza, mancano gli agenti
Mancano una trentina di poliziotti. «Prima paghino gli straordinari». Festival del Cinema, fronda in questura. Il questore Morselli cauto ma fermo: «Gli agenti non possono rifiutare il servizio». L’allarme del Sap: «Mancano i soldi, difficile coprire i i vuoti»

Un tempo i poliziotti facevano a botte per farsi aggregare ai vari uffici impegnati a garantire la sicurezza durante la Mostra del Cinema. Vuoi perchè potevano godersi da vicino la bellezza di star e starlette, vuoi perchè guadagnavano qualche soldo in più senza dover inseguire spacciatori e malviventi vari. E quindi erano più che sopportabili i doppi e i tripli turni. Quest’anno nessuno ha chiesto di essere aggregato.
«Ma qualcuno pensava che sarebbe andata diversamente? Che i colleghi avrebbero fatto la fila per andare al Lido magari dopo essersi pure comperati il vestito nuovo per non sfigurare quando prestavano servizio in borghese? Figuriamoci, il Ministero non ha ancora pagato i soldi corrispondenti alle ore straordinarie fatte durante la Mostra dello scorso anno e nemmeno quelli relativi ai vari servizi di ordine pubblico. E ora pensano di trovare gente volontaria? Ma smettono di prenderci in giro?» spiega e si chiede Marco Ceolin, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia. «In questo momento alla Digos che per vari motivi sopporta il carico maggiore di servizi, considerato che c’è tutto un lavoro di intelligence che precede la Mostra, in vista della rassegna del Lido mancano una trentina di uomini. Tra le altre cose dobbiamo tener presente che nonostante gli aggregati, per coprire completamente i servizi ogni agente ha garantito numerosi straordinari. Una media, a persona, del 30 per cento dell’ordinario. Tutto questo conperto con un fondo garantito a livello centrale. Nel 2006 è stato garantito, lo scorso anno no». Ceolin spiega pure come da Roma hanno consigliato di saldare il «debito». «Il Ministero ha scritto testualmente che per saldare il conto sono “auspicabili riposi compensativi”. Prima ti fanno lavorare tanto poi, siccome non hanno soldi per pagarti ti mettono a riposo. Si tratta di una flessibilità che se va bene per una fabbrica di scarpe non è pensabile per chi deve garantire sicurezza. Vadano a chiedere ai cittadini se sono contenti che per garantire la Mostra del Cinema per giorni e mesi loro avranno meno poliziotti sulle strade? Saranno felici», ironizza Ceolin. «Se l’anno scorso è andata così figuriamoci quest’anno, con i nuovi tagli. Come sindacato abbiamo detto ai colleghi che saranno ordinati alla Mostra di attenersi solo all’orario ordinario e basta. Il tempo di lavorare per la gloria è finito. Purtroppo a Venezia la situazione legata alla Mostra del Cinema è solo la punta di un iceberg. Nei prossimi mesi sarà un disastro, basti pensare alle volanti lagunari. Non c’è più personale specializzato per questo genere di servizio. Il Ministero non ha più fatto concorsi per sostituire i colleghi andati in pensione o che hanno cambiato ufficio. Non c’erano soldi. Ora mandare in barca persone non formate. Non viene nemmeno chiesto loro se sanno nuotare. E per assurdo non vengono assegnati a questo ufficio i motoscafisti della sezione Mare perchè dipendono direttamente dal Ministero. Ora ci aspettiamo i militari della Marina», conclude Marco Ceolin.
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