Morto l’artigiano colpito dall’influenza A
Prima vittima veneziana: è l’imprenditore cinquantacinquenne di Treporti entrato in coma

MESTRE. L’imprenditore di Treporti affetto da influenza A non ce l’ha fatta. A. B., artigiano di 55 anni, con il fisico già debilitato da una pregressa malattia cronica, si è spento ieri mattina a Mestre e risulta essere la prima vittima veneziana del virus H1N1. L’imprenditore edile era stato trasferito alla rianimazione dell’ospedale dell’Angelo dal reparto di ematologia.
La sua salute, negli ultimi tempi afflitta da febbri e forti raffreddori stagionali, è peggiorata nel giro di una decina di giorni. Al momento del ricovero a Mestre le sue condizioni di salute erano subito apparse critiche, anche a causa delle gravi patologie pregresse.
Il 3 novembre il 55enne era stato sottoposto al test Pcr (Polimerasis chain reaction), e il giorno dopo dall’Istituto di microbiologia dell’Università di Padova era giunta la conferma della presenza del virus H1N1, meglio conosciuto come influenza A, il medesimo ceppo che ha già mietuto altre vittime in Campania e nel resto d’Italia.
Nel certificato di morte infatti la causa del decesso è attribuita a polmonite provocata da infezione di A H1N1. I medici hanno comunque chiesto il riscontro diagnostico. L’Asl 12 veneziana dal canto suo ha reso noto che il paziente soffriva tra l’altro di leucemia linfatica cronica, bronchite cronica ostruttiva e da una decina d’anni era affetto anche da diabete.
Quindi l’influenza A è arrivata a condizionare fino al tragico epilogo un quadro clinico già fortemente compromesso. Senza contare che nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Angelo è ricoverato un altro paziente di 88 anni anch’esso colpito da H1N1 e affetto da gravi patologie cardiache e polmonari.
L’assessore regionale alla sanità Sandro Sandri, dopo la notizia della prima vittima per influenza H1N1 nel Veneziano, ribadisce l’invito alla popolazione a non cadere nell’allarmismo. «Le condizioni di questo paziente - sottolinea Sandri - erano purtroppo gravissime a prescindere dall’influenza: il classico caso ad altissimo rischio. Non dimentichiamo che ogni influenza stagionale provoca infatti dei decessi proprio in persone nelle condizioni di questo paziente».
«Ribadisco l’appello ai cittadini - conclude - a non allarmarsi e, in caso di sintomi, a non recarsi al pronto soccorso, ma a telefonare al proprio medico di base».
I parenti della vittima si sono invece chiusi nel dolore dopo che giovedì, per l’effetto psicosi, in paese si era diffusa addirittura la voce che il 55enne fosse già deceduto. «Non capiamo l’accanimento della curiosità su casi come il nostro - spiega uno dei fratelli - le famiglie che vivono il dolore della scomparsa di un parente dovrebbero essere lasciate in pace».
Da giorni si rincorrono nel litorale nord le voci che tentano di chiarire l’identità dell’imprenditore vittima dell’influenza A. Nei bar e nei luoghi di ritrovo di Cavallino-Treporti non si parla d’altro e si sono fatte le più strampalate ipotesi tra cui anche quella della morte dello sfortunato concittadino ricoverato in rianimazione anticipata addirtittura di un giorno.
Tutte dicerie smentite dalla realtà dei fatti che ha visto l’uomo combattere contro l’influenza A fino a ieri mattina. La famiglia e gli amici hanno richiesto il più profondo riserbo sulla identità e sulla storia del 55enne.
Non è ancora stata comunicata la data dei funerali che saranno celebrati dopo l’autopsia disposta sul cadavere per ottenere un quadro clinico il più completo possibile.
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