Mestre, Quaresima come il Ramadan: "Saltate i pasti venite a pregare"
Si chiama "Venerdigiuniamo" l’iniziativa lanciata dall’ufficio per la Pastorale degli Stili di vita per la Quaresima. Don Gianni Fazzini: "Nella mia comunità ci sono 9 famiglie musulmane. Ho visto come fanno il Ramadan e da qui è nata l’idea di proporre ai fedeli della provincia di digiunare durante l’ora di pranzo"
MESTRE.
La pausa pranzo dedicata al Signore. Si chiama «Venerdigiuniamo» l’iniziativa lanciata dall’ufficio per la Pastorale degli Stili di vita in occasione della Quaresima 2010. Un ritorno alle origini, quando c’era chi, nei venerdì che precedono la Pasqua, digiunava per davvero. "Nella mia comunità - spiega il parroco di Altino, don Gianni Fazzini, responsabile della Pastorale Stili di vita - ci sono 40 famiglie, di cui 9 musulmane. Ho visto come fanno il Ramadan in ottobre, osservando il digiuno fino al tramonto e mi son detto: perché noi cristiani, che abbiamo l’esempio di Gesù, non digiuniamo più?".
Da qui è nata l’idea di proporre ai fedeli della provincia di digiunare durante l’ora di pranzo e magari andare in chiesa per rimanere in silenzio a pensare alle popolazioni che di cibo non ne hanno abbastanza, a chi non sa come sbarcare il lunario o non ha denaro a sufficienza per entrare in un supermercato.
"Abbiamo trovato 25 chiese, generalmente una per Vicariato - prosegue don Gianni - disposte a tenere aperto dalle 12 alle 14". Al posto del pranzo chi decide di aderire all’iniziativa troverà i "buoni pasto dell’anima", di cui nutrirsi durante l’ora di pausa dal lavoro.
"Si tratta di cartoncini dove sono riportate alcune attualizzazioni della Parola, idee e suggerimenti che la gente può “masticare” durante la pausa lavoro. Un modo per scavare dentro noi stessi e solidarizzare con chi ha problemi".
La proposta della pastorale degli Stili di vita e del Patriarcato si propone come una dieta controcorrente e sta riscuotendo successo. Il Patriarcato ha creato una mailing-list del digiuno alla quale ci si può iscrivere.
"In questi giorni - prosegue don Gianni - in tanti si stanno iscrivendo, molti sono dei ragazzi che decidono di aderire e di provare questa nuova esperienza. Il digiuno è una pratica antica che oggi tra i cristiani si è persa ma che, grazie al distacco dalle logiche materiali di questo mondo, ci apre alla spiritualità e all’ascolto di Dio".
Cliccando sulla lista di iscrizione del sito del Patriarcato è possibile leggere i messaggi di chi ha deciso di aderire e ha voluto lasciare il proprio pensiero. Tra questi ci sono anche nomi noti, come quello del Capo di compartimento della Polizia postale del Veneto, Ciro Pellone, iscritto a Venerdigiuniamo, che in ufficio ha anche messo la scatoletta “Un pane per amor di Dio” e che appoggia in pieno l’iniziativa. "Ho deciso di digiunare - scrive R.V. - per condividere la mancanza di cibo con tante persone per le quali il digiuno non è una scelta, ma un dramma quotidiano".
L’ELENCO
Ecco dove andare Questo l’elenco delle chiese aperte. Vicariato di S. Marco e Castello: San Zulian, S. Giuseppe di Castello; Cannaregio-Estuario: San Canciano, S. Giovanni Crisostomo; S. Polo-S. Croce-Dorsoduro: S. Maria Gloriosa dei Frari, Ss Redentore, Gesuati, Carmini (12-13); Lido: S. Maria Elisabetta (19-21); Mestre: S. Girolamo, S. Rita; Carpenedo-Bissuola: Ss Gervasio e Protasio, S. Maria Goretti, S. Giovanni, Corpus Domini; Favaro-Altino: Ss Benedetto e Martino; Castellana: S. Pietro Apostolo, S. Immacolata e S. Vigilio, S. Maria Ausiliatrice; Marghera: S. Antonio, Madonna della Salute, Pio X; Gambarare: S. Giovanni Battista; Jesolo: Sacro Cuore di Gesù; Eraclea: S. Maria Concetta, S. Giovanni Bosco; Caorle: S. Stefano, Ss Nome di Maria.
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