L’Ucraina alla Biennale Architettura di Venezia: mancava dal 2014

Lo Stato parteciperà con un Padiglione all’Arsenale e una installazione allo Spazio Esedra ai Giardini. Il progetto si chiama “Before the future”

L'Arsenale: l'Ucraina torna alla Biennale Architettura
L'Arsenale: l'Ucraina torna alla Biennale Architettura

L'Ucraina partecipa alla 18/a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia a cura di Lesley Lokko, con un Padiglione all'Arsenale, nelle Sale d'Armi, e una installazione allo Spazio Esedra dei Giardini. "Before the Future" è il titolo della partecipazione, che ha per commissario Mariana Oleskiv ed è a cura di Iryna Miroshnykova, Oleksii Petrov e Borys Filonenko.

L'Ucraina non partecipava alla Biennale Architettura dal 2014. L'installazione in Arsenale presenta uno spazio claustrofobico, senza prese di luce, simbolo di luoghi abbandonati che possono diventare luoghi vitali per progettare piani di sopravvivenza e speranza per il futuro. Quella a cielo aperto ai Giardini si basa su una rete di fortificazioni del X secolo nella regione di Kiev, in gran parte dimenticata, che è stata riattivata durante i primi giorni dell'invasione russa, riuscendo a rallentare l'avanzata dell'esercito invasore verso la capitale.

In momenti diversi, durante tutta la durata della Biennale Architettura 2023, questi spazi ospiteranno un programma pubblico di incontri dove i rappresentanti della comunità culturale ucraina condivideranno le loro storie ed esperienze con il mondo intero.

"Nel raccontare storie - affermano i curatori - abbiamo l'opportunità di capirci gli uni con gli altri e quindi di condividere visioni diverse di un futuro mutevole. Oltre quattrocento giorni di guerra ci hanno dimostrato che non si possono raccontare storie senza difesa. Oggi la resistenza ucraina offre, con le sue intrinseche complicazioni, nuovi e diversi concetti di futuro, le cui forme sono disegnate dalle azioni quotidiane di tutti i soggetti coinvolti. Questa visione si basa sulla cooperazione tra auto-organizzazione, contributo personale e costruzione dello Stato. Questo futuro, per cui vale la pena combattere, è aperto alla sincera collaborazione di oggi". 

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