Liste elettorali e cognome del marito: la battaglia di Martina Acazi per la parità
In Italia le donne sposate vengono ancora registrate nelle liste elettorali con il cognome del marito. La padovana Martina Acazi ha intrapreso un’azione legale per cambiare questa norma, sostenuta dal Cantiere delle Donne

Nelle liste elettorali italiane le donne coniugate vengono ancora registrate con il proprio cognome seguito da quello del marito, secondo un Regio Decreto ancora in vigore.
Una norma che Martina Acazi, cittadina di Ponte San Nicolò, ha deciso di contestare legalmente, intraprendendo un’azione giudiziaria per ottenere la rimozione del cognome del coniuge.
Il ricorso
Il suo ricorso è stato respinto sia dal Tribunale di Padova che dalla Corte d’Appello di Venezia, con la motivazione che la legge attuale prevede espressamente questa prassi.
Tuttavia una recente circolare ministeriale ha stabilito che l'aggiunta del cognome del marito nelle tessere elettorali è facoltativa su richiesta della donna, sollevando interrogativi sulla sua applicabilità anche alle liste elettorali.
Per dare maggiore visibilità alla sua battaglia, Acazi ha coinvolto l’associazione Il Cantiere delle Donne, che ha organizzato una conferenza stampa con il supporto di esponenti politici di diversi schieramenti.
L’obiettivo è portare la questione all’attenzione del Parlamento affinché venga aggiornata una normativa considerata superata e non più rappresentativa del principio di parità di genere.
Alla conferenza stampa erano presenti tutti i partiti rappresentati da :
- · Etta Andreella consigliera comunale Pd Padova
- · Elena Zennaro, Unione di Centro, vice sindaco di Chioggia
- · Luigi Sabatino, capogruppo provinciale di Fratelli d’Italia
- · Vanessa Camani Consigliera Regionale Pd
- · Olga Rilampa Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità Lega del Veneto
- · Sergio Gerotto Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Giuridiche e studi Internazionali (SPGI) · dell'Università di Padova
- · Francesca Gislon Avvocata, Direttivo del Cantiere delle donne
- · Martina Acazi con l’avvocato Aurora Luciani
La battaglia
L’attesa ora è per la decisione della Corte di Cassazione, con la speranza che possa segnare un passo avanti verso il diritto delle donne di scegliere liberamente quale nome riportare nei documenti elettorali.
L’avvocata Francesca Gislon, direttivo del Cantiere delle donne: «Questa non è una questione di lana caprina ma è un passo importante come può essere stato il rifiuto del matrimonio riparatore di Franca Viola. Martina Acazi è una donna che si è mossa per i diritti di tutte le altre donne. Qui non si sta parlando di parole vuote ma di diritto all’identità e di continuare a lavorare per una cultura alla parità di genere effettiva»
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