Lele Mora querela il sindaco di Cortina. E lui: "Ne vado fiero"

Il caso dopo il niet del primo cittadino alla presenza dell'agente e talent scout rodigino a un veglione in un hotel della "perla delle Dolomiti"
Lele Mora tra Francesca Lodo (a sinistra) e Aida Yespica
Lele Mora tra Francesca Lodo (a sinistra) e Aida Yespica
CORTINA D'AMPEZZO. ''Sono contento di non rispondere ai canoni estetici del signor Lele Mora e di continuare a piacere a mia moglie. Va bene così''. E' la battuta caustica che il sindaco di Cortina Andrea Franceschi riserva al talent scout rodigino, risentito per essersi definito persona non gradita nella cittadina ampezzana.


Nel ritenersi ''orgoglioso di ricevere la querela da parte di Mora e di ritenerla un motivo di vanto'', Franceschi si dice dispiaciuto che si sia detto che come primo cittadino cortinese non ha nulla da fare. ''I sindaci sono in prima linea tutti i giorni - puntualizza - e le cose da fare sono tantissime. Certo nel mio caso significa giustamente fare i parcheggi - aggiunge - ma anche puntare ad un turismo di qualità, raffinato''. ''Se il signor Mora vedesse una  giornata tipo di un sindaco - rincara Franceschi - altro che quella del mondo dello spettacolo...''.


Franceschi non ci sta neppure a veder spiegato l'ostracismo a Mora come un attacco al premier Silvio Berlusconi. ''Rimando questa accusa al mittente, perché se c'è una cosa buona di questa legge elettorale è che si sa a chi si dà la preferenza come premier - chiarisce - e io sono stato uno di quelli che nel 2008 ha votato Silvio Berlusconi e si augura che il 14 dicembre abbia la fiducia e non vi siano pastrocchi elettorali''.


Per il sindaco ampezzano, dunque, ''non è un attacco di tipo politico ma ad un certo mondo, ad un certo modo di fare le vacanze che Cortina non vuole più vedere''.


Nei giorni scorsi Lele Mora aveva reagito ironicamente alla "cacciata". "Non mi vuole? - aveva dichiarato - Io ci vado lo stesso. E lo querelo".

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