Legge di Bilancio 2025, ecco le novità per privati e imprese

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti modifiche per privati e imprese, con focus su nuove aliquote Irpef, aggiornamenti ai bonus edilizi e cambiamenti sul calcolo dell’Isee

Nicola Brillo
I bonus edilizi rivisti richiedono un’attenta valutazione delle spese
I bonus edilizi rivisti richiedono un’attenta valutazione delle spese

La Legge di Bilancio 2025 introduce un ampio ventaglio di novità che impatteranno significativamente su privati ed imprese, con un focus particolare sulle agevolazioni fiscali, bonus edilizi e il monitoraggio di nuove aree come le criptovalute.

Aliquote differenziate 

«Dal punto di vista fiscale, la struttura a tre aliquote IRPEF semplifica il panorama per i contribuenti, ma introduce anche una nuova logica di detrazioni fiscali basate sul reddito», spiega Chiara Marchetto, presidente dell’Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova, «Il quoziente familiare potrebbe rappresentare una svolta per le famiglie, ma necessita di chiarimenti applicativi. Particolare attenzione va riservata alla gestione delle spese sanitarie e dei mutui contratti fino al 2024, esclusi dal tetto delle detrazioni. L’ampliamento del modello 730 per includere redditi soggetti a tassazione separata o imposte sostitutive è una novità rilevante, soprattutto per i contribuenti non titolari di partita IVA. Un’altra modifica di rilievo riguarda la cedolare secca sulle locazioni brevi, che introduce aliquote differenziate del 21% e 26% in base al numero di immobili locati. Questo cambio normativa potrebbe influire sulla convenienza di adottare tale regime e necessita di un’attenta valutazione in fase di dichiarazione dei redditi».

Per le famiglie italiane 

Le recenti modifiche introdotte dalla Manovra intervengono anche sul calcolo dell’Isee. «L’eliminazione dell’Assegno Unico Universale dal computo dell’Isee per specifici bonus rappresenta un segnale positivo per molte famiglie», spiega ancora la commercialista, «Tuttavia, il beneficio effettivo dipenderà da quanto questi cambiamenti saranno comunicati e implementati in modo chiaro. Anche l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50 mila euro è un’opportunità per i risparmiatori. I nuclei familiari che possiedono strumenti finanziari garantiti dallo Stato o percepiscono l’Assegno Unico potrebbero ora vedere un miglioramento nella loro situazione Isee, con accesso facilitato a bonus e agevolazioni».

Altro tema che interessa i lavoratori è quello relativo ai fringe benefit. «L’incremento delle soglie di non imponibilità per i fringe benefit rappresenta una misura positiva per incentivare il welfare aziendale, in particolare per benefit legati a veicoli e fabbricati locati ai dipendenti», aggiunge Marchetto, «È un’opportunità che, se ben sfruttata, può migliorare il clima aziendale e attrarre talenti. Anche il regime agevolato per i lavoratori impatriati, aggiornato per favorire il rientro dei lavoratori qualificati, rappresenta un’opportunità interessante per attrarre competenze nel territorio italiano». Previsti cambiamenti anche per i bonus edilizi.

Bonus edilizi 

«Qui le modifiche rappresentano un cambiamento rilevante per chi opera nel settore dell’edilizia e per i proprietari immobiliari. La riduzione dell’aliquota del Superbonus dal 110% al 65% richiede una pianificazione accurata per completare i lavori avviati entro le scadenze previste. È essenziale che i contribuenti siano informati sugli adempimenti obbligatori, come la presentazione della Cila, per evitare il rischio di perdere l’accesso ai benefici fiscali. Anche l’Ecobonus e il Sismabonus subiscono una rimodulazione delle detrazioni, che scendono al 50% nel 2025 e al 36% dal 2026. Per le abitazioni principali, mentre per gli immobili diversi dal principale l’aliquota dal 2026 passa al 30%. Questo rende fondamentale un’attenta valutazione economica degli interventi, considerando che il costo effettivo per il contribuente aumenterà sensibilmente. La conferma del bonus mobili al 50%, seppur con un tetto massimo di 5 mila euro, rappresenta un’opportunità per chi intende ammodernare gli interni degli immobili in ristrutturazione, ma richiede un’attenta documentazione dei costi per la detrazione».

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