Le sbarre non si alzano e così a fermarsi è il treno

Il disguido è frequente in via Ghebba sulla linea Mestre-Adria. I residenti: "Roba da terzo mondo"
ORIAGO.
Da mesi in via Ghebba si assiste ad una scena insolita, quasi da Far West. Le nuove sbarre sul passaggio a livello della linea Mestre-Adria al transito dei treni spesso restano aperte. Per evitare incidenti, il treno si ferma. Dal convoglio esce un dipendente delle ferrovie che raggiunge l’incrocio con la strada, e si assicura, fermando il traffico, che il treno transiti senza che si verifichino incidenti.


Un’operazione fatta con ampi gesti e bandiere. A raccontare la scena che si è verificata domenica 4 volte e lunedì un’altra, è Paolo Cappelletto, tabaccaio della zona e che ha il suo esercizio commerciale, proprio di fronte al passaggio a livello. «Da qualche mese - dice - da quando cioè sono state collocate queste nuove sbarre elettroniche, queste anomalie si verificano con una certa regolarità. Basta forse che i meccanismi prendano la pioggia o anche per qualsiasi altro motivo, che le sbarre mentre passano i treni non si abbassano, con i rischi che ne conseguono».


Una signora l’altra sera, ha attraversato i binari rischiando di lasciarci la pelle. Il treno infatti non l’ha travolta per un soffio. «Chiediamo - dice Cappelletto - che questi episodi, non degni di un paese avanzato non si verifichino più e che somigliano a quelli del dopoguerra o del Far West, non si verifichino più e che le sbarre vengano riparate prima che succeda una tragedia».


I residenti raccontano anche che che le sbarre restano chiuse per troppo tempo, e la gente spazientati passa lo stesso. «Se ora però - ribadisce Marcello Vinante per i comitati della zona - si resta bloccati dai 15 ai 20 minuti, da giugno si resterà bloccati mezz’ora o 40 minuti, quando partirà il servizio Sfmr che prevede quasi un raddoppio delle corse dei treni. Corse che saranno concentrate per i pendolari nelle ore di punta».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia