Le ceneri dei defunti nel Brenta

Campolongo vara il regolamento sulla cremazione. Sindaci divisi
CAMPOLONGO.
Il comune di Campolongo Maggiore permetterà ai cittadini di disperdere le ceneri dei propri defunti nel fiume Brenta. Ad anticipare la notizia è il sindaco del paese Roberto Donolato che coglie l’occazione anche per spiegare una serie di lavori partiti al cimitero.


Lavori che porteranno alla realizzazione di 150 nuovi loculi: 70 a Liettoli e 80 a Bojon. Ma, cantieri a parte, sulla dispersione delle ceneri i pareri in Riviera del Brenta sono discordi. Se da un lato il sindaco di Mira appoggia l’azione di Donolato e pensa alla Laguna e al Naviglio come luogo di dispersione delle ceneri, quello di Campagna Lupia bolla il rito come «più vicino a religioni e politeismi dell’India e dell’Oriente che al cristianesimo da cui prende le radici la nostra cultura». Torniamo a Campolongo. «Qualche giorno fa in consiglio comunale - dice il sindaco Donolato - abbiamo istituito il registro delle cremazioni. Chi vorrà essere cremato dopo la morte, potrà venire in comune e lasciare qui in un apposito registro davanti ad un funzionario le proprie volontà dopo la morte. In questo modo i parenti dovranno rispettarle».


In questo registro si potrà scrivere e decidere a chi affidare le proprie ceneri, se disperderle e dove. E anche su quest’ultimo, punto, cioè la creazione di aree in cui disperdere le ceneri il comune di Campolongo ha le idee chiare. «Pensiamo a due aree per la dispersione delle ceneri dei defunti - spiega Dondolato - una all’interno del cimitero e l’altra sul fiume Brenta come richiesto da tanti cittadini». Il sindaco di Mira Michele Carpinetti è sulla stessa linea. «E’ importante per noi che con le nuove disposizioni le cenere possano restare nelle case. Se dovessi individuare dei luoghi dove disperdere le ceneri, penso al Naviglio del Brenta e alla laguna».Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri se è d’accordo sulla cremazione, non la pensa così sulla dispersione delle ceneri: «Noi favoriamo la cremazione ma sulla dispersione delle ceneri non sono d’accordo. E’ un rito legato a culture orientali distanti dal cristianesimo».

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