Lavoratori della chimica in consiglio regionale veneto

L'assessore Marangon: "L'impegno a far rispettare gli accordi firmati nel 2006"
Un corteo di circa quattrocento lavoratori del polo chimico di Porto Marghera ha attraversato Venezia ed è giunto in Palazzo Ferro Fini, dove si stava svolgendo una seduta del Consiglio regionale del Veneto. Una manifestazione per  dire no al fallimento di Vinyls. "Per evitare evitare che Porto Marghera perda 5500 posti di lavoro e che diventi una nuova Bagnoli", spiegano i sindacati.


La manifestazione, partita da Piazzale Roma e giunta a San Marco attraverso il quartiere di Dorsoduro, era stata ipotizzata ieri dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil ed avallata stamattina dall'assemblea dei lavoratori riuniti nel Capannone del Petrolchimico di Marghera.


Una delegazione di lavoratori ha incontrato l'assessore regionale alle politiche del territorio Renzo Marangon sulla crisi in atto. "Finora c'è stato un vuoto assordante da parte della Regione Veneto", ha detto il segretario provinciale Femca Cisl di Venezia Massimo Meneghetti.


Nel corso dell'incontro l'assessore Marangon ha ribadito "la piena solidarietà da parte del governo regionale e l'impegno regionale a far rispettare gli accordi sulla chimica firmati nel 2006 e a sollecitare il ministro Scajola perchè apra subito il confronto nazionale sul comparto".


Da parte dei consiglieri regionali presenti all'incontro è stata assicurato "l'impegno ad assumere un'iniziativa unanime dell'assemblea veneta che confermi l'"allineamento istituzionale" tra Comune, Provincia e Regione sul futuro di Porto Marghera e impegni i vari attori della chimica nazionale a non smantellare il polo produttivo veneziano".

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