L'Arpav: in Veneto nessuna presenza di radiazioni
Dopo la tragedia in Giappone non è stato registrato nessun aumento della radioattività
epa02636339 A handout image made available 16 March 2011 by Japanese Fukushima nuclear plant operator Tokyo Electric Power Co (TEPCO), showing the destruction and white smoke from reactor block 3 (3-L) and remains of reactor block number 4 (R), after both blocks suffered heavy damage following explosions. White smoke was seen rising from reactor number 3 at the plant in Fukushima that is home to six reactors after a fire broke out for a second day at reactor number 4. About 50 workers remained at the plant to try to cool down the reactors. Radioactive emissions at the plant reached record levels overnight. The inner shell of a quake- and tsunami-damaged nuclear reactor in Japan might be damaged and radiation was so high there that employees were ordered out of the complex, the government?s top spokesman Chief Cabinet Secretary Yukio Edano said. EPA/TEPCO/HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
PADOVA. L'Arpav non ha registrato in Veneto ad oggi presenza di radiazioni derivanti dagli incidenti ai reattori nucleari in Giappone. Lo rende noto la stessa agenzia di prevenzione e protezione ambientale della regione. Le informazioni - spiega - vengono dal monitoraggio in continuo della radioattività nell'aria che viene effettuata di routine e riguarda l'analisi del particolato atmosferico a Verona, Belluno e Vicenza, e nella misura della 'dose gamma' in aria effettuata a Verona e a Belluno.
I dati delle analisi del particolato atmosferico raccolto a partire dallo scorso fine settimana - sottolinea l'Arpav - non evidenziano la presenza di radionuclidi gamma emittenti da ricaduta radioattiva (in termini tecnici 'fall out'). In particolare non sono stati rilevati Iodio 131 e Cesio 137 sopra i limiti di sensibilità della metodica. Sui valori del fondo ordinario si attestano anche i livelli di dose gamma, cioè l'irradiazione complessiva in aria generata dai radionuclidi gamma emittenti registrati in continuo.
L'Arpav informa inoltre che sulla base di modelli meteorologici a scala globale, le masse d'aria eventualmente rilasciate nei siti nucleari danneggiati in Giappone avrebbero un'evoluzione nei prossimi giorni che ne comporta un innalzamento e un movimento prevalentemente verso est. Inoltre le masse d'aria sono accompagnate dalla dispersione dell'eventuale contenuto radioattivo per effetto delle piogge e nevicate che ne favoriscono la diluizione in atmosfera.
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