La tragedia di Pradipozzo, ancora grave la piccola sbalzata dal marsupio
La bimba, sette mesi, è rimasta ferita nell’incidente sulla ferrovia che è costato la vita al papà, Enrico Zoccolan, 38 anni, travolto dal treno mentre cercava di recuperare il cane finito tra i binari. Il corpo dell'uomo è stato consegnato alla famiglia, i funerali si terranno mercoledì alle 16 nella chiesa parrocchiale

PORTOGRUARO.
Sono ancora gravi le condizioni di Chiara Zoccolan, la bambina di 7 mesi che domenica sera è rimasta ferita nell’incidente sulla ferrovia di Pradipozzo che è costato la vita al papà, Enrico Zoccolan, 38 anni, travolto dal treno mentre cercava di recuperare il cane finito tra i binari. Ora la piccola che ha già subito un intervento d’urgenza, si trova ricoverata in terapia intensiva al reparto di rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. I medici non si sbilanciano sulle possibilità che la bambina si salvi, di certo non è ancora fuori pericolo e per questo la prognosi rimane riservata.
Sono ore di dolore e speranza per Giada Marzinotto, mamma di Chiara e moglie della vittima. Da domenica sera è rimasta a fianco della figlia sperando che possa farcela con il grande dolore nel cuore di aver perso per sempre il marito Enrico con il quale si era sposata nel 2008.
Tutto è successo domenica sera poco dopo le 19. Il padre esce dalla sua abitazione di via Alta per fare una passeggiata con la piccola Chiara. La porta nel marsupio che tiene bene stretto sulla pancia così è più libero di tenere con l’altra mano il cane al guinzaglio. Decide di percorrere il sentiero lungo la ferrovia, forse perché è più comodo. O forse perché lo percorreva di abitudine. Ad un certo momento, proprio in prossimità della curva dei binari, il piccolo cagnolino nero gli scappa di mano, corre verso i binari. D’istinto Zoccolan cerca di rincorrerlo. Si sporge verso la corsia del treno, forse si sarà guardato anche alle spalle prima di attraversare, ma in quel punto non si riesce a vedere nulla perché le rotaie seguono una particolare curva e per di più c’è un grande cespuglio che nasconde la visuale.
L’uomo è stato colpito all’altezza dell’occhio morendo sul colpo assieme al cane che è stato straziato dalle rotaie del treno, la bimba invece è stata sbalzata dal marsupio cadendo violentemente sulla massicciata. A preoccupare fin da subito i medici è stato il grave trauma subito dalla piccola bambina. Tra le altre cose sono apparse delle macchie di sangue sospette che potrebbero compromettere seriamente le condizioni della piccola che viene tenuta sotto stretta osservazione del personale medico.
Questa tragedia ha commosso l’intero Veneto Orientale. Enrico e Giada erano una coppia bellissima e felice. Lui, uomo di carriera, originario di La Salute di Livenza, lei insegnante di fisica e matematica al liceo scientifico di Portogruaro. Si frequentavano da parecchio tempo e alcuni anni fa hanno deciso di comprare casa a Pradipozzo, vicino alla famiglia di Giada. Abitavano nelle villette bifamiliari di recente costruzione di via Alte. Amavano la natura, la montagna e in quest’ultimo anno la loro vita girava tutta attorno alla piccola Chiara.
La storia di Enrico Zoccolan non ha lascito solo un dolore profondo nei cuori dei parenti, amici e quanti li conoscevano ma anche in tutte le persone che sono venute a conoscenza di questa terribile tragedia. Anche l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali ieri ha manifestato il suo cordoglio. I carabinieri e la Polfer intanto stanno verificando la possibilità che il cane morto sotto i binari non fosse della famiglia Zoccolan ma di un vicino. Ipotesi che ieri non trovava riscontro. Intanto il magistrato ha consegnato il corpo di Enrico ai parenti per la sepoltura. Stasera alle 20 nella chiesa parrocchiale di Pradipozzo verrà recitato il rosario mentre domani alle 16 saranno celebrati i funerali da don Gino Doro.
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