La Regione taglierà i fondi a Fenice e Arena

Ciambetti: «In futuro non saremo in grado di assicurare quello che garantiva Galan»
VENEZIA.
Meno fondi per la cultura nel 2011. Nel giorno in cui la Giunta, attraverso l'assestamento di bilancio, destina 2,8 a fondazioni Arena e Fenice (1,8) e Biennalle (1 milione), annuncia: «Si tratta di un impegno che non potevamo non onorare - sostiene l'assessore al Bilancio Roberto Ciambetti - ma che difficilmente saranno proponibili nel 2011 con queste cifre».


Gli impegni sul fronte della cultura - come testimonierebbero lettere e verbali - pur essendo stati presi dall'amministrazione Galan, non risultavano onorabili con i fondi stanziati per l'anno in corso. Da qui l'assestamento che ha portato anche al ripiano del buco dell'Arpav - che per il solo 2010 ha registrato un passivo di 5,1 milioni - mentre da Roma rimbalzano voci di tagli per 370-390 milioni, che necessariamente si tradurranno in una riduzione dei finanziamenti alla cultura per il 2011. Con risparmi provenienti da mutui (5 milioni), dall'Irap (700 mila euro) e altre partite di giro, la Giunta ha trovato i fondi per coprire il buco dell'Arpav, ricavando inoltre altri 4 milioni per il trasporto pubblico locale e i fondi alla cultura. Inoltre, grazie a un taglio trasversale - tra il 10 e il 13% - a tutti gli assessorati, su fondi che verosimilmente non sarebbero stati impegnati entro l'anno (ad esempio 2 milioni sono stati reperiti dal mancato acquisto di azioni dalle società partecipate, altri soldi sono stati risparmiati sul fronte della Polizia locale), la Regione è riuscita ad accantonare 35 milioni di euro per costituire un fondo di garanzia, insieme a Veneto Sviluppo, Confidi e banche, per favorire l'accesso al credito delle imprese. «A questa cifra - sostiene Roberto Ciambetti - già considerevole date le ristrettezze di bilancio, prevediamo di aggiungere nel 2011 ulteriori 15 milioni di euro, costituendo un fondo di 50 milioni che potranno innescare un volano di oltre 2,5 miliardi di mutui che garantiranno alle imprese una boccata d'aria, avviando una nuova stagione di investimenti». A queste risorse, poi, si aggiungeranno anche quelle degli altri soggetti pubblici e privati che partecipano all'operazione: l'obiettivo è che l'intero fondo di garanzia arrivi a movimentare prestiti per 4 miliardi di euro. «L'operazione ha già ottenuto il via libera delle banche» conferma il presidente Luca Zaia «Solo garantendo l'accesso al credito alle nostre aziende possiamo evitare il rischio che si rivolgano altrove, prestando il fianco alle infiltrazione mafiose».


Sul fronte dei bilanci, dopo l'approvazione della Finanziaria, da Roma spira aria di tempesta: per il Veneto si parla infatti di un inasprimento dei tagli che potrebbe arrivare a sfiorare i 400 milioni di euro, a fronte di una capacità di indebitamento che non consente alla Regione di accendere ulteriori mutui. La speranza è quindi che Tremonti confermi l'annuncio di una rivisitazione del patto di stabilità a livello europeo «speriamo che il meccanismo coinvolga gli enti più virtuosi» sostiene Ciambetti. In questo scenario, ieri in Giunta è stato affrontato il discorso dell'Irpef: «Abbiamo cominciato a parlarne - conferma l'assessore al Bilancio - ma non penso che prenderemo una decisione in tempi strettissimi. E comunque quei soldi possono essere impiegati solo sulla sanità». Intanto oggi Ciambetti sarà a Roma dove le Regioni del Sud sono intenzionate a rimettere in discussione il riparto sanitario 2010. Mentre a palazzo Balbi slitta l'edizione del «libro bianco»: oltre allo stato dell'arte, conterrà anche i rimedi.


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r.a.
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