"La Regione compra bibbie ma taglia i fondi per i religiosi"

La manovra nell'assestamento: sforbiciati gli assegni di cura. Valdegamberi: tolti 1,5 milioni
Alcuni anziani non autosufficienti
Alcuni anziani non autosufficienti
VENEZIA. I tagli non guardano in faccia nessuno. Nemmeno i religiosi, per giunta anziani. Nell'assestamento di bilancio la Regione ha sforbiciato infatti un milione e mezzo dagli assegni di cura destinati ai non autosufficienti. Intanto, mentre non si placa la polemica sul presunto aumento delle spese di rappresentanza, i consiglieri di centro hanno presentato un'interrogazione con la quale chiedono di sapere per quale motivo non siano ancora stati erogati 82 milioni alle imprese.


Anziani religiosi.
La Regione destina un assegno di cura di 7 euro al giorno (rispetto ai 50 per gli anziani in casa di cura) ai circa 3500 religiosi non autosufficienti, ospiti delle loro comunità. In sede di bilancio di previsione erano stati stanziati 3,5 milioni, poi ridotti. «Invece che regalare bibbie, Zaia dovrebbe garantire una degna assistenza agli anziani che tornano dalle missioni dopo una vita di privazioni, magari con qualche malattia - tuona l'ex assessore Udc Stefano Valdegamberi - tanto più che nelle loro comunità costano alla Regione un settimo di quello che costerebbero in casa di riposo». Nel frattempo, i religiosi attendono ancora i fondi del 2009: «Quelli devono chiederli a Valdegamberi, visto che allora c'era lui - risponde l'assessore al Sociale Remo Sernagiotto - il mio obiettivo è di includere i religiosi in un unico fondo per la non autosufficienza. Per questo sto svuotando alcuni capitoli per crearne di nuovi nel 2011».


Spese di rappresentanza.
«Le spese di rappresentanza hanno subito un taglio del 40%» garantisce l'assessore al Bilancio Roberto Ciambetti rispondendo ai consiglieri Pd Ruzzante e Bonfante che avevano denunciato un incremento di 485 mila euro del capitolo «spese di rappresentanza e relazioni istituzionali». In effetti il capitolo in questione, si chiama proprio così. Dicono sia il risultato di un errore mai rimediato: «Tuttavia riguarda il rifinanziamento dei contributi per manifestazioni, solennità e convegni gestiti dal settore cultura» garantisce Ciambetti. Spiega l'assessore Zorzato: «Con questi soldi copriremo la manifestazione che si è tenuta a Piazzola, su cui il Consiglio si era già impegnato senza trovare la copertura.


La cifra restante viene ripartita per altre iniziative storicamente finanziate, ma ancora da deliberare come i Solisti Veneti e la celebrazione di Mario Rigoni Stern, che riteniamo di qualità sul piano culturale. Per sostenerle ho rinunciato a qualche consulenza». A questo punto diventa però più difficile continuare a sostenere la mancanza di fondi per le celebrazioni dell'unità d'Italia. «Ciambetti ci dica quali iniziative che rientrano nel capitolo «Rappresentanza e relazioni istituzionali» sono state finanziate - rilancia Piero Ruzzante - sappiamo benissimo che a fianco di eventi meritori ce ne sono altrettanti di natura puramente propagandistica. Miriadi di mostre, fiere, rassegne e convegni hanno il solo scopo di promuovere non tanto il Veneto, bensì l'immagine della Giunta».


Imprese.
«La Giunta tiene congelati 82 milioni di euro destinati, nel bilancio 2010, alle imprese venete» denunciano i sei consiglieri «di centro» in un'interrogazione nella quale chiedono conto dei motivi per cui non sono ancora stati spesi i fondi previsti per gli incentivi alle imprese, la ricerca e l'innovazione, lo sviluppo dei distretti, l'internazionalizzazione, il sostegno all'artigianato, oltre alle azioni comunitarie.
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