La Piazzetta in delirio per Johnny Depp
Le riprese di "The tourist" sono state interrotte dalle urla delle fan. L'attore costretto a firmare autografi
Arriva Johnny e Piazzetta San Marco ondeggia, freme, vibra, per poco non sviene e infine caccia un solo, disumano urlo che costringe il set a fermarsi e Johnny a stringere centinaia di mani impazzite.
La scena, una delle ultime di «The tourist» che saranno girate in laguna, non prevedeva niente di che. Una decina di coppie che passeggia tra Palazzo Ducale e le colonne del Todaro e San Marco. Un nastro rosso a recintare la zona. La Piazzetta chiusa a intervalli. Il regista Florian Henckel von Donnersmarck, l’aiuto, gli assistenti, la costumista, la parrucchiera, il truccatore, i tecnici audio, luci e altre diavolerie, tutti pronti. Poi, subito dopo pranzo, arriva Johnny e nessuno può più niente.
Il nastro rosso vacilla, gli addetti alla sicurezza sacramentano, i turisti - quelli veri - sembrano greggi senza controllo, i veneziani premono, le guide perdono i pezzi, i bambini piangono e le ragazze (anche quelle di cinquant’anni) si lanciano.
Giacca bianca, occhiale azzurro, pizzetto appena scolpito dal barbiere, piccoletto, non magrissimo, faccia da sberle, Johnny Depp è a dieci metri da loro, senza transenne, mercatini, bancarelle, senza Angeline, Vanesse e altre menate di mezzo. E lì e o è adesso o è mai più. Quindi è adesso.
Come un sol uomo, si lanciano in un grido d’amore a metà tra l’isteria e la disperazione, ma talmente forte che qualcuno si preoccupa. La ola Deppiana destabilizza le comparse, assorda i tecnici audio e impedisce le riprese. Ed è esattamente alle 15.50, in una Piazzetta San Marco inondata dal sole, che avviene il miracolo. Qualcuno sussurra qualcosa all’orecchio di Johnny, Johnny annuisce e invece di cercare riparo dietro le colonne di Palazzo Ducale va incontro alla sua folla adorante.
Mani belle, brutte, macchiate, con anelli, senza anelli, si lanciano su Johnny e, se avessero potuto, se lo sarebbero fatte a pezzi. La proprietaria di un paio di mani da bambina vacilla e si piega su stessa. Ha appena sfiorato la punta delle dita del suo idolo e deve comunicarlo all’amica del cuore. Per mandare il messaggino, si stende sui masegni.
Johnny fa il giro della Piazzetta, rilascia autografi, si fa fotografare come nemmeno al festival del cinema ma non riesce a tornare sul set. Un’altra orda di ragazze (anche di sessant’anni) spinge dietro quella che sembra unta dal signore, sgomita e si prende la prima fila. Un altro urlo cavernicolo costringe Johnny alla replica. E così su eè giù, giù e su dall’angolo del campanile al molo per un’ora, mentre il set pazientemente aspetta.
Per vedere Depp, il suo attivissimo fans club era arrivato da mezza Italia, segnando sulla cartina le location delle riprese e valutando quale sarebbe stata la più accessibile. Piazza San Marco, naturalmente. Quasi all’ultimo giorno. Oggi le riprese si trasferiscono in terraferma. Ancora una decina di giorni e addio Johnny.
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