La Mostra verso la chiusura, assegnati i primi premi collaterali

"La pecora nera" vince il premio Fondazione Rotella, mentre "I baci mai dati" si aggiudica il premio Brian. E nelle prossime ore saranno assegnati tutti i premi collaterali della Mostra, dal premio per le pari opportunità, consegnato in persona dal ministro Carfagna, fino al "leone gay"
Premio Fondazione Rotella
. Il film "La pecora nera" di Ascanio Celestini ha vinto la X edizione del "Premio Fondazione Mimmo Rotella" alla 67.ma Mostra d'Arte cinematografica di Venezia. L'evento, organizzato da Trapobana e promosso dalla Regione Calabria, premia uno dei film in concorso che riveli un nesso fecondo con le arti figurative. Il presidente della giuria del Premio, il regista Mimmo Calopresti, ha così motivato la scelta del film vincitore: "Il film rende in modo creativo, sia dal punto di vista narrativo che da quello visuale, il percorso personale dell'artista. Il tema della follia viene descritto in maniera realistica e teatrale, come condizione condivisa tra "fuori e dentro". Il regista sovrappone diversi gesti artistici scoprendo alla fine un suo particolare punto di vista filmico".

La cerimonia di consegna del Premio, si svolgera' questa sera alle ore 18 all'Hotel Excelsior nello spazio di Cinecittà-Luce.


Premio pari opportunità
. Questo pomeriggio il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, sarà al Lido di Venezia, alla Mostra del Cinema, per consegnare il Premio "Pari Opportunita'" al film della selezione ufficiale "che meglio rappresenti lo spirito delle pari opportunità e della lotta alle discriminazioni". La consegna del Premio, che consisterà in un'opera donata dalla "decana dell'arte contemporanea" Maria Lai,  avverrà negli spazi di Cinecittà Luce, alla presenza dei vertici della Biennale. Il Premio sarà scelto da una giuria composta da Francesca Quadri, Mimmo Calopresti, Laura Delli Colli, Umberto Galimberti, Lorena Bianchetti, Elisabetta Catalano, Anselma Dell'Olio.


Premio Brian
. Il "Premio Brian", alla sua V edizione, viene quest'anno attribuito al film "I baci mai dati" della regista Roberta Torre, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Con uno sguardo disincantato e notevole umorismo, il film di Roberta Torre mostra la "generazione spontanea" di un miracolo: la boutade di una ragazzina; l'immediata risposta di un'umanità bisognosa e scontenta; lo sfruttamento e l'avvio artigianale di un business del sacro; la complicità e la debolezza dei rappresentanti della chiesa. Elementi di una vera e propria trappola sociale cui non è facile sottrarsi. La vicenda si conclude con un "vero miracolo", che tuttavia sembra aver poco a che fare con metafisici interventi divini, molto con l'affettività terrena e l'umana empatia.

Messo in palio dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), il "Premio Brian" (dal titolo del film satirico dei Monty Python Brian di Nazareth) viene attribuito a un film che evidenzi ed esalti i valori dal laicismo, cioè la razionalità, il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari

opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza le frequenti distinzioni basate sul sesso, sull'identità di genere, sull'orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose".


Queer Lion
. Sarà assegnato stasera alle 18 nella "Casa degli autori", il "Queer Lion 2010", in pratica il "leone gay" della Mostra del cinema di Venezia. Si premia infatti il miglior film a tematica omosessuale tra quelli presenti al Festival. Tra i favoriti "Potiche", il film del regista francese gay Francois Ozon, il film "Black Swan" e lo scambismo di "Happu Few"
.
Presidente della giuria è Ivan Stefanutti, regista, scenografo e costumista autore dell'adattamento rock "
Metropolis
". Lo scorso anno vinse il film di Tom Ford "A single man".


Premio Arca CinemaGiovani
. La giuria Arca CinemaGiovani, la più numerosa tra quelle presenti al Lido, composta da 70 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 26 anni e provenienti da Italia, Francia, Tunisia e Canada, ha proclamato vincitori:


Miglior film in concorso Venezia 67: "Balada triste de trompeta" di Alex de la Iglesia

"Per una storia cupa e toccante in cui i protagonisti danzano su un filo che oscilla tra una bellezza tragica e un orrore sublime. Per l'eccellente regia di un burattinaio capace di far muovere, in una Spagna ferita e straziata, due uomini dal volto sfigurato lungo il tortuoso filo della Storia. Per la prorompente entrata in pista di un cast eccezionale in grado di portare sulla scena con follia e originalità  la ricerca di una pace irraggiungibile. Per un racconto scioccante e maestoso che fonde e alterna il fantastico, il privato, il politico con un passo che non dà tregua".


Miglior film italiano a Venezia: "20 Sigarette" di Aureliano Amadei

Per aver saputo raccontare un dolore vissuto in prima persona con grande equilibrio e senza cedere a facili sentimentalismi. Per il rigore stilistico che resta inalterato nel passare dal dramma alla commedia, e per aver coraggiosamente aperto uno squarcio su una guerra che ormai ci vede impegnati da molti anni, al di là di ogni plausibile considerazione sulla sua utilità. Per averci ricordato che il cinema italiano oggi può e deve essere un occhio indiscreto e vigile sulla realtà che ci circonda, per raccontare quello che nessuno osa dire. Per aver mostrato il dolore e la sofferenza attraverso un attento uso del linguaggio cinematografico e un'incisiva sperimentazione stilistica dei codici di genere.


Premio Speciale Roberto Bognanno (dedicated to the memory of our beloved friend and colleague Roberto): "Potiche" di François Ozon

Per aver raccontato con ironia, disinvoltura e delizioso aplomb il riscatto tutto al femminile di Susanne e la sua nuova collocazione nella società. Per la rigorosa eleganza e delicata sensibilità. La sua visione del mondo leggera e colorata  ha riportato Roberto tra noi anche quest'anno. Ancora una volta. E sempre con lo stesso meraviglioso sorriso.

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