La Lega dice stop a nuove moschee: sono già 37
Dal Carroccio la proposta di fermare la costruzione di luoghi di culto islamici
Una cerimonia all’interno della moschea di Marghera
VICENZA. No a nuove moschee in Veneto. La chiusura a doppia mandata arriva da Vicenza con la risposta - a distanza - del consigliere regionale della Lega Nicola Finco al sermone di don Mauro Lazzarotto, direttore dell'ufficio migranti della locale diocesi. Nell'omelia, il religioso aveva auspicato la realizzazione di nuovi luoghi di culto per altre religioni, per combattere l'integralismo con l'integrazione.
«L'integrazione non si realizza costruendo in Veneto luoghi di culto per chi nel mondo sta facendo scorrere sangue cristiano innocente in nome di Allah - commenta il consigliere regionale - le parole di don Mauro Lazzarotto sono ben lontane dalle esigenze e dal sentire dei vicentini e sembrano ignorare gli attentati che in questi giorni stanno accadendo ovunque i cristiani si trovino in minoranza». In Veneto - spiega Finco - esistono già 37 moschee «all'interno delle quali gli imam pregano e predicano in arabo, lingua incomprensibile per le nostre forze dell'ordine e, di conseguenza, impossibile da controllare». Finco invita quindi a prendere come esempio l'esperienza di Ponzano Veneto, dove il vescovo stesso ha messo fine alla concessione delle sale parrocchiali ai musulmani.
«L'appello di don Lazzarotto sembra stridere ed alimentare malumori presso i musulmani già presenti nel territorio» aggiunge «Il passo avanti nell'integrazione non si fa costruendo moschee accanto alle chiese - conclude Finco - don Lazzarotto dovrebbe invece adoperarsi per far comprendere e accettare agli immigrati musulmani le caratteristiche identitarie del popolo veneto, che sono il lavoro, il volontariato, la tolleranza. Quei valori che ci hanno insegnato le nostre radici cristiane da cui non dobbiamo prescindere, soprattutto nei confronti di una forte immigrazione islamica che troppo spesso non vuole accettare alcuna forma di integrazione per salvaguardare la matrice intollerante contenuta nel Corano».
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