La giunta regionale vara il bilancio 2011 Zaia ammette: "Lacrime e sangue"

La scure dei tagli si è abbattuta sugli assessorati con punte fino all'80%. Il governatore:
"Con senso di responsabilità abbiamo deciso di salvaguardare innanzi tutto gli interventi in materia sanitaria, sociale, occupazionale e del trasporto pubblico''. Puppato e Ruzzante (Pd): "E' arrivata la conferma che il Veneto si trova sull'orlo di un collasso"
Luca Zaia e Roberto Ciambetti
Luca Zaia e Roberto Ciambetti
VENEZIA. La scure dei tagli si è abbattuta sugli assessorati regionali, con punte fino all'80%, ma con criteri di maggior salvaguardia - garantisce la giunta di Palazzo Balbi - per quelli legati ai bisogni primari dei cittadini. A sancirlo è la proposta di bilancio preventivo per il 2011 approvata dalla giunta veneta e a far capire lo stato delle cose, di fronte al crollo delle entrate - sia per la pesante riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, sia per il minor gettito fiscale rispetto agli anni scorsi - sono le parole del presidente Luca Zaia: ''I tagli imposti sono dolorosissimi, ai limiti della dignità di un amministratore''. Nel corso della presentazione neanche una parola riguardo all'addizionale Irpef tolta nel 2009 dalla giunta guidata dall'alleato-avversario Giancarlo Galan.


Da parte sua l'opposizione si dice preoccupatissima. ''E' arrivata la conferma che il Veneto si trova sull'orlo di un collasso, destinato ad aggravare ulteriormente la crisi economica del nostro territorio'' è il giudizio della capogruppo del Pd, Laura Puppato, e del vicepresidente della commissione Bilancio, Piero Ruzzante, anche lui del Pd.


Zaia presenta i conti varati dalla giunta nel corso del tradizionale appuntamento del martedì con la stampa e carica le parole, quasi a dare segno tangibile del quadro generale: ''E' un bilancio di lacrime e sangue''. Il Veneto, di fronte a una crisi economica generale, non è il solo a pagarne il peso: ''Sono - spiega il governatore - le lacrime e sangue che versano tutte le Regioni d'Italia per le ragioni che in Europa si conoscono e il mondo intero conosce''.


''Abbiamo cercato - aggiunge l'esponente della Lega Nord - di trovare un equilibrio nella distribuzione delle risorse tra i vari settori consentento a tutti gli assessori di continuare, pur con delle limitazioni sul piano finanziario, a svolgere la propria attività di governo. La scure si è abbattuta principalmente per quelle voci di spesa che non riguardano bisogni essenziali della nostra popolazione. Con senso di responsabilità, da tutti condivisa, abbiamo deciso di salvaguardare innanzi tutto gli interventi in materia sanitaria, sociale, occupazionale e del trasporto pubblico''.


All'assessore al Bilancio, Roberto Ciambetti, il compito di entrare nel dettaglio: ''Dal miliardo 586 milioni di entrate a libera destinazione del 2010 passiamo a una previsione per il prossimo anno di un miliardo 241 milioni. Di questi, 726 milioni sono costi insopprimibili per il personale, le utenze, i mutui e altro, compresa la somma di 40 milioni per il bollo auto introitata dalla Regione per conto dello Stato e che allo stesso deve essere rigirata''.


Poi numeri e percentuali per i tagli: ''72 milioni - dice Ciambetti - andranno agli enti dipendenti, con un taglio del 15%; la parte rimanente, 442 milioni, è stata ripartita tra i diversi assessorati, avendo un occhio di riguardo, come ha spiegato il presidente Zaia, per il trasporto pubblico locale, il sociale, la formazione professionale. Ma stiamo parlando ugualmente di grandi sacrifici: per questi settori il taglio va dal 25 al 50%, per tutti gli altri, la diminuzione oscilla addirittura tra il 60 e l'80%''.


Altro elemento di preoccupazione è quello riguardante gli investimenti. ''Per il prossimo anno- annuncia l'assessore al Bilancio - in quanto la capacità di indebitamento del nostro ente è esaurita''. Qualche speranza è legata all'esito della verifica su quali e quanti degli interventi previsti in passato sono stati concretamente realizzati: ''Non è escluso che da questa operazione si possano ricavare margini di manovra per nuovi impegni''.


''Attendiamo di vedere nel dettaglio ogni singola voce - dicono Puppato e Ruzzante - però appare chiaro che la giunta intende procedere con tagli indifferenziati e indiscriminati. E l'ulteriore segno del fallimento del centrodestra sta nel fatto che per la prima volta nella storia del Veneto la discussione sull'esercizio del bilancio viene rinviata a gennaio''. I due esponenti del Pd evidenziano come ''lo zero assoluto di risorse previste per gli investimenti impediranno ogni iniziativa di rilancio dalla crisi. Contemporaneamente, i tagli annunciati andranno a gravare in modo pesantissimo sulle famiglie, sul settore socio-sanitario, sui disabili, sulle associazioni di volontariato che forniscono servizi. In una terra - concludono - dove si è già raddoppiata in un anno la disoccupazione giovanile e dov'è esploso il numero di ore di cassa integrazione, le scelte di questo governo regionale che ha accettato supinamente i tagli di Roma, sono come benzina sul fuoco''.

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