La Corte d’Appello boccia 4 simboli

Subito fuori Meda, Grilli Parlanti, LaAli e Movimento Triveneto
VENEZIA.
Scende il numero dei simboli sulle schede che gli elettori del Senato e del collegio Veneto 2 si ritroveranno tra le mani il 13 e 14 aprile.


Senato.
Quattro delle 19 liste depositate alla Corte d’Appello sono state ricusate dalla commissione elettorale per il Senato: a quelle respinte sin dalla prima ora del Meda (Movimento europeo diversamente abili, che non ha presentato le 1750 firme necessarie senza peraltro avere, in alternativa, due parlamentari uscenti) e de «I Grilli parlanti» (il simbolo originario «Grillo parlante» è stato bocciato dalla Corte, ma appare ancora in parte della documentazione presentata per la corsa al Senato), ieri si sono aggiunte le liste della formazione «LeAli» e del Movimento Triveneto, che la commissione ha ritenuto non in regola con la documentazione richiesta (fogli fotocopiati, sottoscrizioni insufficienti).


Alla Liga Fronte Veneto, invece, sono state richiesti chiarimenti sulla documentazione dei candidati, subito forniti in giornata, tanto che la lista non è incorsa in bocciature.


Dunque, al momento solo 15 delle 19 liste presentate in Veneto per il Senato hanno passato il test di regolarità per l’ammissione.


Camera - Veneto 2.
Nel rigore dei controlli della commissione elettorale è incappata solo una delle 18 liste presentate. Anche in questo caso - come già per il Senato - si tratta de «LeAli». Al collegio Veneto 2 il Movimento Triveneto non aveva presentato candidati, mentre i commissari hanno ritenuto regolare la documentazione presentata da Meda e «Grilli parlanti».


Tutte e quattro le formazioni ricusate hanno - dal momento della notifica - 48 ore di tempo per presentare ricorso. Dunque, la certezza su chi è fuori-chi è dentro si avrà solo venerdì. A questo punto, dovrebbe essere convocato per sabato il sorteggio pubblico dei simboli, per individuare la loro collocazione sulla scheda.


Mistero Pli.
Piccolo giallo attorno alla lista del Partito liberale italiano, tornato a presentare in tutt’Italia propri candidati. Lo ha fatto grazie a una dichiarazione notoria con la quale i deputati Giorgio La Malfa e Francesco Nucara e il senatore Del Pennino hanno dichiarato di rappresentare in Parlamento, in quanto Gruppo Misto, anche il Pli. Non fosse che ieri, La Malfa e Nucara hanno fatto dietrofront, presentando una contro-dichiarazione al ministero degli Interni. Liberali fuori dalle elezioni? No, perché la maggior parte delle Corti d’Appello, compresa quella di Venezia (tranne Umbria e Trentino Alto Adige) hanno ritenuto valida la documentazione, snobbando il tardivo ripensamento politico. Dunque, lo storico simbolo del Pli ci sarà.

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