Palazzo di 10 piani a Jesolo, i residenti pronti ai ricorsi al Tar

Residenti e albergatori minacciano un’azione legale contro il progetto del nuovo condominio di via Altinate

Giovanni Cagnassi
Nuovo intervento nella zona via Altinate a Jesolo
Nuovo intervento nella zona via Altinate a Jesolo

Palazzo di dieci piani in via Altinate, a Jesolo, in una delle ultime “finestre” rimaste al lido fronte mare si consuma la nuova battaglia che potrebbe finire al Tar. Già i legali di alcuni dei residenti e titolari di hotel della zona si sono presentati alla riunione con il Comune per affrontare il tema spinoso.

Dalla cessione dell’ex cinema Aurora in Paese sono arrivate le nuove risorse per la creazione di un parcheggio multipiano pubblico al lido in via Aquileia.

Sarà anche possibile la riqualificazione di piazza della Repubblica.

L’obiettivo è quello di valorizzarne al meglio la funzione pubblica e, tra le ipotesi attualmente al vaglio, vi è anche quella del potenziamento della dotazione di parcheggi del centro storico.

La volumetria dell’edificio abbattuto sarà poi trasferita nell’area di via Altinate, già identificata in una porzione di via, quella dell’ex minigolf, che il Piano di Attuazione Territoriale (PAT) esistente identificava già come edificabile.

Fabio Visentin della Lega, che finora aveva approvato spesso provvedimenti della maggioranza in materia edilizia e urbanistica, nonostante sieda all’opposizione, ha fortemente criticato questi passaggi che non avrebbero benefici concreti per il Comune.

Ora, residenti e attività sarebbero pronte a dare battaglia contro il Comune con un ricorso al Tar e hanno già contattato un noto studio legale di San Donà che ha anche partecipato alla riunione interlocutoria con il sindaco e la maggioranza, aperta al pubblico. Le nuove costruzioni al lido sono quindi al centro della discussione politica.

A marzo andrà in consiglio la nuova variante al piano interventi con 200 osservazioni.

Gli attivisti di “JesoloinMovimento” ricordano, invece, che hanno sempre criticato pubblicamente la delibera di consiglio comunale del novembre 2019 che ha cancellato i vincoli per i piani di zona per l’edilizia economica popolare andando di fatto a penalizzare le giovani coppie che si apprestavano ad acquistare un’abitazione.

«Quella delibera è stata portata in consiglio dall’allora amministrazione Zoggia», ricorda Antonio Lunardelli di JiM, «con Roberto Rugolotto vicesindaco. Non ci pare abbiano seguito nei loro 10 anni di governo il tema della ricomposizione spaziale nè aiutato i giovani a comprare casa. E ancora: i consiglieri di allora, Christofer De Zotti e Fabio Visentin, pur dalla opposizione, non si sono opposti a questa delibera. Si ricorda che prima, con quei vincoli, il 40% delle costruzioni, il proprietario dell’immobile doveva vendere o affittare a prezzo calmierato, concordato con il Comune». —

 

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