Jesolo: vincoli all’altezza delle torri e stop agli edifici verso il mare

La Variante al piano degli interventi del Comune sta per approdare in Consiglio. Il sindaco De Zotti: «Uno strumento che mette ordine e favorisce lo sviluppo»

Giovanni Cagnassi
I lavori per la costruzione della Marlin Tower
I lavori per la costruzione della Marlin Tower

Variante al piano interventi, passaggio in Consiglio a febbraio.

Ormai siamo in dirittura d’arrivo per l’approvazione della “variantona” già approdata in Consiglio per l’adozione. Il sindaco, Christofer De Zotti, intende accelerare per approvare lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del Piano di assetto del territorio (Pat), individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione del territorio.

Dopo i tanti contenziosi e ricorsi, l’obiettivo è dare regole certe, in particolare per distanze e altezze. Intanto, sono arrivate moltissime osservazioni, argomento finora top secret.

Ci saranno in sostanza “macrozone” con altezze predeterminate, fino a 30 metri, nelle vie principali del lido in luogo delle misurazioni in base agli edifici confinanti. La variante è frutto di una ricognizione del territorio iniziata quattro anni fa, a vent’anni dall’approvazione del Piano regolatore generale.

L’elaborazione della proposta è stata l’occasione per affrontare temi come le altezze e il consumo di suolo. Il regolamento edilizio è stato aggiornato in base alle mutate esigenze e agli indirizzi inseriti nella proposta di variazione.

«Per alcune zone», spiega il sindaco, «viene introdotto un preciso limite temporale alla possibilità di usufruire del diritto a edificare concesso a suo tempo dal Prg fuori dal perimetro del consolidato, scaduto il quale si dovrà ridiscutere tutto».

«Ci sono norme che favoriscono la circolazione dei crediti edilizi», aggiunge, «fino ad oggi solo strumento teorico, e premiano la rinaturalizzazione dei suoli e quindi il ritorno alla funzione agricola di quelle aree dove esistono edifici incongrui.

Per il lido, previsto un sistema che favorisce la diminuzione della superficie occupata dagli edifici, la riqualificazione del patrimonio edilizio degradato, lo sviluppo ordinato in altezza e l’arretramento dalla linea della via principale e dagli accessi al mare».

Ci sarà un generale impedimento all’avanzamento verso il mare degli edifici. La fascia frontemare acquisisce una destinazione produttiva a carattere turistico.

Punti sui quali ci sono state contestazioni dall’opposizione, assieme alle costruzioni così alte lungo le vie principali come via Bafile.

Saranno introdotte premialità volumetriche per alloggi soggetti a convenzione con il Comune. Il documento propone, infine, il divieto di apertura di nuove sale slot in zone che non siano artigianali.

La variante allinea le previsioni di aree a standard pubblico con 107 ettari di progetto di parcheggi, parchi, strutture per lo sport e di interesse pubblico.

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