Ombrelloni e lettini, a Jesolo il Lido Ovest si prepara: «Pronti tra un mese esatto»

Gli imprenditori sono in attesa della sentenza del Tar sulla Umg ma hanno deciso di iniziare ugualmente le operazioni di allestimento: «Non possiamo stare fermi»

Giovanni Cagnassi
L’arrivo dell’attrezzatura per la Jesolo Beach Service
L’arrivo dell’attrezzatura per la Jesolo Beach Service

Pronti ad allestire la spiaggia al lido Ovest. Sono arrivati già dieci Tir al lido con tonnellate di materiale per arredi e strutture sull’arenile. Nell’arco di un mese sarà tutto pronto, indipendentemente da come andrà con i ricorsi.

Roberto Terzariol e la Jesolo Beach Service sono in attesa dell’esito dell’udienza di merito sul ricorso al Tar che la Scarl uscente ha presentato per la Umg 2, verso Piazze Nember.

L’imprenditore ha richiesto l’anticipata occupazione che ancora non è stata concessa dal Comune essendo in atto un ricorso il cui esito potrebbe anche ribaltare l’assegnazione dopo la sospensiva.

«Come facciamo ad attendere?», si chiede Tarzariol assieme agli altri investitori, tra cui l’ingegner Christian Rampazzo, che ha aziende in tutto il mondo e con la Blu Zone è quello che aperto le spiagge in tutta Italia, «Ci assumiamo il rischio dell’impresa. Abbiamo già investito in questa fase un milione e mezzo di euro. Pianteremo 1700 ombrelloni. Sono arrivati dieci Tir. Ci sono i container dalla nostra azienda di Hong Kong e anche dalla nostra azienda che produce tecnologie per le spiagge. L’azienda di Hong Kong è la Pearls Gate ltd, mentre un’altra azienda di Klagenfurt è la Isar Import Export Service Solution Gmbh. Dobbiamo essere pronti per l’inizio della stagione che sarà per la Pasqua. E abbiamo anche cercato il dialogo con chi ha presentato il ricorso, confidando nella possibilità di un accordo nell’interesse di tutti, ma purtroppo non ci è stata tesa la mano».

Si attende intanto la sentenza per le Umg 3 e 6, quindi il merito per le Umg 2 e 6, in programma rispettivamente il 16 aprile e il 12 giugno.

«Una serie di ricorsi, sospensive, con esiti che possono sfociare, a seconda del Tar, in ricorsi al Consiglio di Stato, hanno innescato una guerra di carte bollate tra i vecchi gestori dei consorzi e nuovi assegnatari delle Umg concesse dall’amministrazione», analizza Antonio Lunardelli per JesoloinMovimento, «avvezza a scaricare le colpe sulle decisioni delle passate amministrazioni, come per cementificazione, viabilità, piste ciclabili. Questa volta non si può chiamare fuori. Il caos lo hanno creato loro con il nuovo piano particolareggiato dell’arenile che ha messo i servizi di spiaggia in mano a potentati economici e speculativi che faranno lievitare i costi. A ogni Umg è stata assegnata la gestione della spiaggia e servizi, dei chioschi, mosconi e centri velici. Questa nefasta azione non ha permesso ai vecchi gestori dei chioschi di partecipare alla gara per il singolo chiosco, così come per le altre attività e servizi. In questa incertezza, albergatori, condomini e chi affitta appartamenti hanno comunicato alla clientela di non poter assegnare, come consuetudine, il posto riservato in spiaggia. Per non parlare delle modalità delle gare che non hanno avuto evidenza europea, come prevede la direttiva Bolkestein, ma una procedura collegata alla legge 33 della Regione».

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