«È l’8 marzo, vai a fare la spesa»: insulto all’arbitra, multa e squalifica per la Pallacanestro Motta

La decisione del giudice sportivo: nessun riferimento all'arbitro-prostituta, ma durante la gara tra Motta e Feltre, la tifoseria di casa ha insultato i direttori di gara e lanciato caramelle contro di loro

Rosario Padovano
Il match durante il quale sono volati gli insulti sessisti dalla tifoseria contro l'arbitra
Il match durante il quale sono volati gli insulti sessisti dalla tifoseria contro l'arbitra

Nessun invito ad andare a fare la prostituta, anzi una multa da 30 euro per il lancio di due caramelle e una squalifica morbida di una sola giornata del campo di casa. Ma nel referto ci sono episodi di violenza gratuita, e gesti ignobili per quelli che dovrebbero essere dei tifosi, ma che invece macchiano l’immagine di una società, di una città.

E le “pene” sembrano miti. Gli arbitri smentiscono, in maniera netta, quanto è trapelato sugli insulti durante la gara di Divisione I tra Motta e Feltre, vinta dal Motta.

Confermano, però, quanto detto dai feltrini, cioè che per tutta la durata della gara i tifosi di casa hanno insultato la coppia arbitrale. La frase incriminata, indirizzata all’arbitro di Padova, è stata “è l’8 marzo, vai a fare la spesa”.

La nota del giudice sportivo

Certamente un insulto sessista, ma da qui a dire di andare a fare la prostituta ce ne vuole. Questa la nota del giudice sportivo.

Mamma di un giocatore insulta l’arbitra: «Vai a fare la prostituta»
Dopo l'insulto all'arbitra la partita è stata sospesa per 20 minuti

“Durante il terzo quarto il pubblico ha lanciato 2 caramelle, senza colpirlo; durante il 4º quarto di gioco, quando mancavano 6’14 al termine della gara, sul punteggio di 67-59, la coppia arbitrale ha deciso di sospendere la gara dopo avere udito provenire dalla tribuna in direzione della direttrice di gara le seguenti parole: “Oggi è anche la giornata della donna ma tu non hai il diritto di fare l’arbitro” e “È meglio che tu vada a fare la spesa”.

E mentre la squadra arbitrale lasciava il terreno di gioco in direzione degli spogliatoi, il pubblico di casa ha rivolto nuovi insulti alla coppia arbitrale, questa volta indirizzandosi più in particolare verso il 2° arbitro e contestando la decisione di sospendere la partita”. Non c’è alcun accenno alle lacrime dell’arbitra, a questo punto presunte.

Gli insulti

Prosegue il giudice sportivo: “Dopo 10 minuti di sospensione, la gara è regolarmente ripresa fino alla sua conclusione e al termine della gara il capitano della squadra ospite U.S. Nuovo Basket Feltre ha preannunciato l’intenzione di proporre reclamo avverso il risultato di gara ritenendo che, dopo la sospensione disposta dagli arbitri, non vi fossero le condizioni ambientali e psicologiche per il prosieguo della partita”.

"Considerato il comportamento complessivo della tifoseria della squadra di casa, che ha insultato la coppia arbitrale per tutta la durata della gara, lanciando anche oggetti non contundenti in direzione del primo arbitro, senza tuttavia colpirlo; considerato che, a causa di tali comportamenti e, nello specifico, a causa della frase di cui al punto da ritenersi particolarmente offensiva e dunque censurabile anche tenuto conto delle modalità e del particolare contesto in cui è stata inopportunamente pronunciata, gli arbitri hanno sospeso temporaneamente la partita ritenendo che non vi fossero le condizioni di serenità necessarie per la prosecuzione dell’incontro”.

"Per questi motivi, commina alla società Pallacanestro Motta la sanzione della squalifica del campo di gioco per 1 giornata. Tenuto conto, infine, che al preannunciato reclamo avverso il risultato di gara non ha fatto seguito la relativa istanza da parte della società ospite, da presentarsi a pena di inammissibilità con le modalità e nei termini previsti dall’art. 94 Regolam. di Giustizia, si omologa la gara con il risultato conseguito sul campo. Visti gli atti di gara, e letto il rapporto arbitrale si commina alla società Pallacanestro Motta la sanzione dell’ammenda di 30 euro per il lancio da parte del pubblico di oggetti non contundenti in direzione del primo arbitro, senza colpire”.

La nota del Basket Feltre 

Con un comunicato ufficiale, il Nuovo Basket Feltre ha ribadito "con fermezza l’estraneità dei propri tifosi" rispetto agli episodi avvenuti durante la trasferta della prima squadra lo scorso 8 marzo. La società ha fatto riferimento al provvedimento disciplinare n.553 emesso dalla FIP Veneto, che ha escluso qualsiasi coinvolgimento dei supporter feltrini nei disordini segnalati.

Nel comunicato, il Nuovo Basket Feltre ha inoltre annunciato che "non procederà al ricorso sul risultato maturato sul campo", nonostante la convinzione che l'accaduto abbia influenzato l'andamento della gara. Tuttavia, il club ha scelto di evitare ulteriori polemiche mediatiche per non coinvolgere altre società o la federazione in una vicenda che ha ormai superato i confini sportivi.

Infine, il presidente Alessandro Strappazzon ha sottolineato la necessità di misure più rigide per prevenire episodi simili in futuro, auspicando "l’allontanamento immediato dei responsabili di offese o fatti gravi dalla struttura, o persino la sospensione della partita" come deterrente efficace.

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