Influenza A, nessun allarme in Veneto: un morto a Vicenza ma per infarto

Il paziente di 65 anni era sì affetto da H1N1, ma era malato di leucemia ed è deceduto per uno scompenso cardiaco successivo a un infarto. I dati forniti dalla Regione. L'assessore Coletto invita ancora a vaccinarsi: il picco previsto tra metà gennaio e metà febbraio
VENEZIA. In Veneto non c'è alcun allarme per i casi di influenza A. Lo assicura l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. D'altra parte, il paziente di 65 anni morto nei giorni scorsi all'ospedale di Vicenza era sì affetto da H1N1, ma era malato di leucemia ed è deceduto per uno scompenso cardiaco successivo a un infarto.


L'assessore Coletto torna comunque a invitare i cittadini a farsi vaccinare perché vi sono ancora due-tre settimane davanti per proteggersi dal picco della stagionale, atteso tra metà gennaio e metà febbraio. ''Quest'anno poi - ricorda - è ancora più importante spingere verso una maggiore copertura, perché il vaccino trivalente in somministrazione copre tra i ceppi anche l'H1N1''. L'obiettivo principale, spiega Coletto, è quello di andare alla "copertura" soprattutto dei soggetti immunodepressi o con malattie croniche, nei quali ''purtroppo rientrano poi i casi dei decessi che si possono contare a fine stagione''.


Secondo la direzione del Settore prevenzione dell'assessorato alla Sanità della Regione Veneto l'andamento dell'influenza registrato nella regione nelle due settimane a cavallo del Natale era intorno ai 2,8 casi per mille, del tutto sovrapponibile a quello nazionale. Il prossimo report regionale, garantito dalla rete Influnet dei 90 medici di base "sentinella" sul territorio, sarà disponibile lunedì. Attualmente i casi sospetti di persone affette dall'influenza A in Veneto sarebbero una decina, ognuno riferibile a pazienti cosiddetti ''a rischio'', cioè con gravi malattie croniche e immundopressi.

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