Influenza A, il vaccino fa più paura del virus

Zaccariotto: «Il lèon non teme l’influenza». Brugnaro: «Ma io sto benone»
Una informazione confusa e una preoccupazione che c’è ma non sfocia in panico. Tra i personaggi veneziani sono pochi quelli che hanno deciso di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, visto che per l’ AH1N1, il vaccino c’è solo per le categorie a rischio. «Mi vaccino se dobbiamo farlo tutti - spiega Luigi Brugnaro, presidente di Confindustria Venezia - Preoccupato? No, di questa influenza si parla da un anno e io mi fido della sanità. Non è il caso di seminare il panico», ci dice il presidente spiegando il suo no al vaccino dell’influenza stagionale. Si è vaccinato invece Antonio Padoan, direttore generale dell’Asl 12. «Sì l’ho fatto per la stagionale. Per la AH1N1 rientro nella categoria dei vecchiotti. Vivo questa situazione in assoluta tranquilità e consiglio le famiglie di capire bene come agire con i loro medici di famiglia. L’unico caso vero in questa vicenda è quello giornalistico».


Critico con il caos di informazioni sulla malattia è il presidente del Consiglio comunale Renato Boraso: «C’è l’ansia di non avere certezze. Tutti ne parlano e poi ci dicono di non preoccuparci - spiega - Per i miei figli il consiglio dei medici è stato quello di non fare il vaccino contro l’influenza A. Invece io mi sono vaccinato contro l’influenza stagionale. Lo faccio già da sette anni». Anche la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto spiega che non si vaccinerà: «Io sono un leone, l’influenza me la mangio». Ma poi spiega di aver vaccinato il figlio di 5 anni contro l’influenza AH1N1: «Mio figlio soffre di asma e quindi rientra nelle categorie a rischio che si devono sottoporre a vaccinazione. Questa infezione non mi preoccupa; la mia preoccupazione è tutta per le persone malate e più fragili». Anche il vicesindaco del Comune di Venezia Michele Mognato si dice sereno di fronte all’epidemia influenzale


. «Non sono preoccupato, sono andato di recente anche in America Latina e sono tornato assolutamente sano. Non si tratta di incoscienza ma credo che l’allarme riguardi alla fine solo le categorie a rischio». Una posizione analoga è quella della velocista azzurra Manuela Levorato: «Io sono tranquilla, non frequento ambienti affollati, vivo all’aria aperta e la mia bambina non frequenta l’asilo nido - ci spiega - Non mi sono mai vaccinata in vita mia contro l’influenza e sono sempre stata sana. Il problema è la confusione che si crea con una informazione che si divide tra chi crea panico e chi sminuisce il problema».


Chi si preoccupa è Elisa Bagordo, conduttrice di MelaVerde ed ex finalista di Miss italia: «Non so cosa fare, non mi fido di vaccini di cui non conosco gli effetti collaterali e per lavoro mi sono trovata di recente in Puglia dove sono stati registrati casi gravi. Certo, è importante evitare l’allarmismo, ma la prudenza non è mai troppa».
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