Indipendentisti bloccati con spade e moschetti ai varchi della Mostra del Cinema

I figuranti fermati al Lido di Venezia prima dell’ingresso all’hotel Excelsior

per la presentazione di un film sulle Pasque Veronesi: sì alla sfilata ma niente inni a San Marco

Eugenio Pendolini
Il gruppo di figuranti con moschetti e spade all’ingresso della Mostra del Cinema
Il gruppo di figuranti con moschetti e spade all’ingresso della Mostra del Cinema

Moschetti (finti) e spade respinti all’ingresso della Mostra del Cinema. Sembra la trama di un film su un assedio bellico a fine’700, è invece quanto successo ieri mattina davanti all’hotel Excelsior dove il gruppo di nove figuranti (suddivisi tra guardie veronesi e Schiavoni) è stato bloccato dalla Digos per essersi presentato ai varchi di accesso in uniforme (benché storica).

In costume per il docufilm Pasque Veronesi

Il gruppo doveva infatti partecipare nel padiglione del Veneto alla presentazione del docufilm sulle Pasque Veronesi, il cui soggetto è stato curato da Maurizio Ruggiero, membro della galassia indipendentista veneta, segretario del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi, produttore del film.

Una partecipazione, però, rigorosamente con addosso i costumi e gli armamentari dell’epoca, appartenuti alla Guardia Nobile di Verona e agli Schiavoni.

Una circostanza, questa, che ha richiesto la previa autorizzazione da parte della Digos dal momento che in questi giorni il perimetro della Mostra è pur sempre zona rossa per motivi di sicurezza e che già in passato erano accadute manifestazioni non autorizzate all’interno dell’area delimitata.

Sì alla sfilata ma senza inni

Il nulla osta era dunque sì arrivato, ma condizionato dal divieto di sfilate per strade e di inneggiamenti a San Marco. Insomma, le comparse si sarebbero dovute vestire all’interno dell’hotel per poi partecipare alla presentazione del film sulle Pasque Veronesi, episodio d’insurrezione nel 1797 della città di Verona e dei suoi dintorni contro le truppe di occupazione francesi, comandate dal generale Napoleone Bonaparte. Così invece non è successo. Superato il battibecco tra forze dell’ordine e responsabili dell’iniziativa, i figuranti sono stati fatti entrare da un sottopasso, senza quindi accedere all’hotel dalla strada principale.

Sull’episodio arriva il commento di Maurizio Ruggiero che parla di una «forma di restrizione» da parte delle forze dell’ordine: «È la quarta volta che partecipiamo. Mai abbiamo avuto restrizioni simili, i soldati non potevano passare in pubblico davanti all’Excelsior, né marciare in formazione di parata, inneggiare a San Marco. È una situazione paradossale. Il mondo venetista e identitario veneto avrà da ridire e molto».

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