Dagli studi in ateneo nasce Impronta-0: un motore silenzioso e senza emissioni
Un progetto realizzato dalle università di Padova e di Ca’ Foscari grazie al Programma regionale Veneto e Fondo Sociale Europeo Plus
Silenzioso e sostenibile. Nasce “Impronta-0”: un innovativo sistema propulsivo per rendere la navigazione in laguna più attenta alle fragilità dell’ecosistema.
È il frutto del progetto di ricerca “Innovazione della Mobilità lagunare tramite PROpulsione Navale a Tecnologia Avanzata impatto-0”, un lavoro sinergico dell’Università degli Studi di Padova e l’Università Ca’Foscari di Venezia, finanziato dal Programma Regionale Veneto e dal Fondo Sociale Europeo Plus.
Il cuore di “Impronta-0” si basa sul principio di azione e reazione: l’imbarcazione viene spinta grazie alla forza generata dall’espulsione di un getto ad alta pressione. Per effetto della presa di aspirazione, l’acqua viene aspirata e convogliata nel propulsore, dove una girante trasferisce l’energia del motore al fluido.
L’acqua ad alta pressione viene poi accelerata ed espulsa dall’ugello, generando la spinta.
A differenza dei convenzionali idrogetti, il sistema presenta una conformazione interamente fuoribordo: può essere installato facilmente sulle imbarcazioni apportando minime modifiche agli scafi. Sul fronte della sicurezza, l’assenza di parti rotanti esposte riduce i rischi rispetto alle eliche tradizionali.
«Impronta-0 è estremamente silenzioso e privo di vibrazioni, un aspetto fondamentale per preservare un gioiello come Venezia dall’inquinamento acustico», spiega il professor Ernesto Benini dell’Università di Padova, responsabile scientifico ed ideatore, «è progettato per funzionare con motori elettrici e ibridi, rendendolo una soluzione ideale per una navigazione pulita e a basso impatto ambientale».
Garantisce anche una maggiore manovrabilità, indispensabile per spostarsi con più facilità nei canali trafficati ed eliminare i ritardi tipici delle eliche.
«La spinta della propulsione ad idrogetto unita alla potenza del motore elettrico», aggiunge, «conferiscono una reattività e una capacità di manovra formidabili sin dai primi giri del motore».
Non solo un traguardo tecnologico, ma una visione per il futuro della mobilità lagunare.
«Abbiamo studiato come renderlo operativo, valutando investimenti e servizi necessari, come l’incremento di una rete di ricarica per le imbarcazioni elettriche», conclude, «Impronta-0 permetterebbe di ridurre l’inquinamento acustico, abbassare le emissioni e limitare il moto ondoso, eliminando le turbolenze prodotte dalle eliche. La sensazione di navigazione è pari a quella della imbarcazioni a vela».
Il progetto di ricerca sarà presentato al pubblico venerdì nell’Aula Baratto dell’Università Ca’Foscari a partire dalle 16.30.
Alla porta d’acqua dell’ateneo sarà possibile vedere in azione una barca dotata del prototipo del sistema propulsivo.
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