Ex imprenditore suicida: aveva chiuso l’attività dopo aver perso una commessa negli Usa

Il dramma in provincia di Treviso. L’ordine saltato dagli Stati Uniti, lo stop alla piccola ditta di famiglia dopo trent’anni e la difficile ricerca di una nuova occupazione. Il 57enne non ha retto, i familiari: «Prima ha deciso di mollare l’attività, poi si è tolto la vita»

Diego Bortolotto
Un artigiano al lavoro
Un artigiano al lavoro

Una commessa di lavoro dell’America saltata, la piccola ditta di famiglia che di conseguenza chiude dopo trent’anni. La ricerca di una nuova occupazione, che stava cercando ma ancora sembra non avesse trovato.

Tutta una serie di vicissitudini e soprattutto quell’importante ordine non andato a buon fine con gli Stati Uniti, hanno portato al gesto estremo di un piccolo imprenditore di 57 anni del Coneglianese, secondo quanto riferito dalle sorelle, le persone che gli erano più vicine.

Nei giorni scorsi l’uomo si è tolto la vita e mercoledì 9 aprile la comunità gli darà l’ultimo commosso saluto. Una vicenda che ha turbato il paese dove abitava, che ha lasciato tutti sgomenti. Tanto che il cordoglio ha superato i confini comunali.

«Quella commessa con l’America è saltata e poi l’azienda ha chiuso», hanno raccontato le sorelle per spiegare la tragedia. Una di loro era contitolare nella società in nome collettivo, una piccola realtà imprenditoriale nel settore dell’elettronica. Una ditta a gestione familiare come tante che hanno creato il tessuto sociale del Nordest e che commerciava con i mercati esteri.

La società era stata aperta a metà degli anni ’90 e l’imprenditore l’aveva sempre gestita con impegno e dedizione. Non è stato quindi un fallimento a bloccare l’attività dell’impresa, ma appunto la fornitura che doveva essere completata dall’altra parte dell’Oceano e quell’affare non andato a buon fine.

Il 57enne, che aveva una grande esperienza nel suo settore, si era messo in cerca di un nuovo lavoro come dipendente. Aveva effettuato alcuni colloqui, ma probabilmente per la sua età, e perché “troppo” qualificato, non aveva ancora incontrato una seconda opportunità. È stato risucchiato in un vortice da cui non è più riuscito ad uscire.

Il dramma ha suscitato enorme dolore tra parenti e amici, numerosi sono stati i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia.

Oltre alla sorelle, il 57enne lascia il padre, un cognato, nipoti, zii e altri parenti. Gli amici mercoledì si stringeranno attorno ai familiari durante la cerimonia funebre, che si celebrerà nella chiesa parrocchiale del paese di cui era originario.

«Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta – questo il messaggio con cui hanno voluto ricordarlo i suoi cari –. La famiglia ringrazia quanti si uniranno nella preghiera».

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