Il Veneto rompe l'Unità
«E' vuoto il padiglione della Regione alla mostra di Roma»
Giuliano Amato
VENEZIA
. Le manifestazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia iniziano in un salotto con il soffitto a cassettoni, le poltrone di pelle e i mobili antichi dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, in riva al Canal Grande. Location perfetta, se non fosse per il dettaglio che il Veneto, insieme alla Puglia, è l'unica regione che ancora non ha aderito alla Mostra sulle Regioni, corpo e anima delle celebrazioni dell'anno prossimo.
Lo annuncia, non ancora scocciato ma già lievemente stupito, il presidente del Comitato dei Garanti del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, che ieri pomeriggio ha inaugurato il ciclo di incontri dell'Istituto Veneto sul tema. «Spero che il presidente Zaia sciolga presto la riserva sulla partecipazione del Veneto alla Mostra di Roma - dice Amato - Infatti voglio molto bene a questa regione che considero una delle più espressive dell'Italia che è cambiata e la più espressiva per quanto riguarda la creatività economica. Sarebbe bellissimo che venisse a cantarsela».
Intanto, però. Intanto sedici regioni hanno detto gioiosamente sì, che ci saranno; il Trentino, la Toscana e l'Umbria hanno ancora qualche dettaglio da definire mentre il Veneto di Zaia e la Puglia di Vendola, per ora, non hanno ancora confermato la loro presenza.
«L'Italia deve presentarsi all'appuntamento con tutte le sue regioni - ricorda Amato - a ciascuna di esse chiediamo 200 mila euro per le spese e a ciascuna consegnamo chiavi in mano un padiglione in cui esporre i propri prodotti, la propria arte, i propri personaggi. Se il Veneto non verrà, vorrà dire che il padiglione lo riempirò io, e questo significherà che sarà l'unica regione non autonoma».
Un po' scherza e un po' no, ma il silenzio della Regione inizia a farsi sentire nell'organizzazione della mostra che aprirà a Roma nel marzo dell'anno prossimo e che sarà spalmata tra Vittoriano, Valle Giulia e Palazzaccio.
Poi c'è il pasticcio del nuovo Palazzo del cinema del Lido. Unico edificio del territorio veneziano inserito nel pacchetto di opere dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sta annaspando in un mare di problemi anche se il presidente della Biennale Polo Baratta, dal medesimo salotto sul Canal Grande di Palazzo Franchetti, rassicura. «Entro l'anno saranno completate le condizioni economico-contrattuali e il Palacinema sarà pronto entro la fine del 2012».
Per il festival dell'anno prossimo, Baratta assicura una rassegna ad hoc mentre tra il 16 e il 17 marzo è in programma una notte tricolore, così come in tutte le città d'Italia, con concerti ed eventi.
Con cinque mesi di anticipo, intanto, l'Istituto Veneto ha organizzato un ciclo di incontri: dopo Amato sarà la volta di Sergio Romano (3 novembre), Giuseppe De Rita (23), Gian Antonio Stella (9 dicembre), Giuseppe Galasso (14 gennaio), Ernesto Galli della Loggia (28), Francesco Bruni (11 febbraio), Manlio Pastore Stocchi (11 marzo) e Salvatore Settis (25 marzo).
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