Il tram cambia ancora percorso Orsoni: deve arrivare a Venezia
Due le ipotesi di tracciato: studio di fattibilità affidato a Pmv per verificare entro 30 giorni viale Ancona e via Torino. Per ora abbandonata l'idea di passare per il cavalcavia della Vempa
Uno studio di fattibilità affidato per verificare entro 30 giorni se il tracciato del tram sul ponte di viale Ancona e via Torino sia realizzabile. E una decisione unanime: la priorità è quella di arrivare con il nuovo collegamento a piazzale Roma.
Giunta dedicata al tram, quella di ieri a Ca' Farsetti. Ultimo appuntamento prima delle ferie estive per sciogliere un nodo sempre più aggrovigliato. Riunioni di maggioranza, incontri tra il sindaco e gli assessori Ugo Bergamo (Udc) e Sandro Simionato (Pd). Alla fine la decisione, votata all'unanimità.
Via Torino.
«L'unica strada per arrivare a Venezia», ha detto il sindaco Giorgio Orsoni, «è quella per viale Ancona e via Torino. Ci sono due possibilità: una quella di arrivare sulla statale 11 con una fermata sull'attuale cavalcaferrovia. L'altra di proseguire verso il Vega, nel buco già predisposto, forse la più facile. Ma non abbiamo gli elementi tecnici per decidere, dunque abbiamo chiesto a Pmv di elaborare un progetto di fattibilità che dovrà essere pronto per i primi giorni di settembre. Con quello studio in mano decideremo». Uno studio è stato affidato ad Actv per conoscere gli introiti previsti del tram sulla tratta Pili-piazzale Roma.
San Giuliano
. La prima ipotesi, elaborata nel 2003, prevedeva di arrivare sul ponte della Libertà dal cavalcavia di San Giuliano. Che avrebbe dovuto essere rifatto dalla Regione. Ma questo non è successo. «La Regione, contrariamente a quanto firmato nell'accordo di programma del 2004», ha detto ieri il sindaco, «non ha realizzato il cavalcavia. Se cominciasse ora ci vorrebbero almeno 5-6 anni, e non sono tempi compatibili con il tram. Per questo stiamo cercando un'altra strada che va verificata».
Sottopasso di Marghera.
Dopo lunghi approfondimenti, affidati anche al Capo di Gabinetto Romano Morra, il Comune ha deciso di proseguire spedito sulla strada giudiziaria per il contenzioso che vede opposta Pmv al gruppo di imprese che stanno realizzando il tram (Mantovani, Gemmo e Sacaim). Il cedimento di 7 centimetri ha comportato il blocco dei lavori e disagi infiniti agli automobilisti. Il rimpallo delle responsabilità è ora approdato in Tribunale civile. «Ai primi di settembre sapremo la decisione», dice Orsoni. Il giudice Roberto Simone ha deciso l'accertamento tecnico preventivo per stabilire di chi sia la responsabilità. Secondo Pmv delle imprese, secondo Mantovani e Sacaim del terreno franoso.
Vempa .
Per ora abbandonata l'ipotesi di variante, elaborata dalle stesse imprese e sostenuta da Bergamo, per passare sul cavalcavia della Vempa. «Non ne abbiamo parlato», taglia corto il sindaco.
Finanziamenti.
40 milioni di euro sono necessari per arrivare a piazzale Roma, 30 per il solo sottopasso della stazione. «Chiederemo altri finanziamenti allo Stato e alla Regione», annuncia il vicesindaco Sandro Simionato.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video