Il tecnico del Noventa adesso rischia il carcere

NOVENTA DI PIAVE. Il mondo del calcio del Veneto Orientale è sotto choc per la notizia dell’arresto di Nerio Corò. D’altra parte, prima in campo e poi come allenatore, Corò ha scritto pagine davvero...
MUSILE 01/08/04 MATTEO BOEM..A.C. MUSILE - I° CATEGORIA..NERIO CORO'..(CRUCCU)
MUSILE 01/08/04 MATTEO BOEM..A.C. MUSILE - I° CATEGORIA..NERIO CORO'..(CRUCCU)

NOVENTA DI PIAVE. Il mondo del calcio del Veneto Orientale è sotto choc per la notizia dell’arresto di Nerio Corò. D’altra parte, prima in campo e poi come allenatore, Corò ha scritto pagine davvero importanti nella storia veneziana del pallone. Un passato da bomber di razza, di quelli capaci di segnare 20 gol a stagione, tanto da arrivare a vestire per alcuni anni anche la maglia del Venezia, ai tempi di Zaccheroni in serie B. Poi, dopo aver appeso le scarpette al chiodo a quasi 40 anni, la scelta di intraprendere la carriera da allenatore. Attualmente Corò sedeva sulla panchina del Noventa di Piave, formazione che sta dominando il girone O di Seconda Categoria. In testa dall’inizio del campionato, dopo un lungo braccio di ferro con il Treporti, il Noventa ha spiccato il volo. E proprio domenica, nel match interno contro la Vigor Cintese, potrebbe festeggiare la promozione. Ma sulla panchina neroverde Corò non ci sarà. «Quando abbiamo saputo la notizia, siamo rimasti completamente basiti. Tutto potevamo pensare, tranne che potesse accadere una vicenda del genere», spiega Fabio Concetti, presidente del Noventa, «per queste ultime giornate di campionato, abbiamo deciso di affidare provvisoriamente la panchina a un tecnico interno alla società, Giuliano Andreuzza». In queste ore sono tante le preoccupazioni che aleggiano all’interno del sodalizio neroverde. C’è da capire come la prima squadra reagirà alla notizia dell’arresto del suo allenatore, proprio alla vigilia del match promozione. Ma c’è soprattutto da salvaguardare il buon nome di una delle più prestigiose e serie società calcistiche di tutto il territorio. «Si fatica tanto per costruire l’immagine di una società pulita, trasparente, dignitosa e poi arriva una situazione del genere, che rischia di farti perdere tutta la reputazione che hai costruito in anni di serio impegno», commenta amaramente Concetti. Di certo, a tutta questa storia il Noventa Calcio è estraneo e la vicenda non deve intaccare il lavoro della società, come sottolinea anche l’assessore comunale allo sport Gianpietro Perissinotto, incredulo per la notizia come d’altra parte tutta la società sportiva e l’intero paese.

Corò vive con la famiglia nella frazione di Romanziol. «Nerio è un ragazzo bravissimo, dal comportamento irreprensibile, non è assolutamente un delinquente», racconta un conoscente, che preferisce mantenere l’anonimato, «sapevamo che attraversava un periodo di difficoltà, ma stentiamo a credere che possa aver fatto qualcosa di simile». Oltre che al Noventa, Corò ha legato il suo nome a molte società: cresciuto nel settore giovanile del Mestre, ha vestito anche le casacche di Saronno, Jesolo e Musile. Due società di cui è stato anche allenatore. «L’ho conosciuto solo sul piano calcistico, con me è sempre stato una degnissima persona», ricorda Antonio Cisaria, presidente del Città di Musile.

Giovanni Monforte

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